1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

FALSI INVALIDI, TEST DEL CERVELLO PER SCOPRIRLI

Le autorità di Lucerna hanno introdotto degli esami neuropsicologici nei casi dubbi
06/01/2014 - Il problema dei falsi invalidi non riguarda solo l’Italia, troppo spesso presa a paradigma quale Paese delle truffe senza guardare cosa accade magari solo al di là delle nostre frontiere. Basta varcare, infatti, il confine e giungere in Svizzera, per scoprire che le autorità lucernesi utilizzano un sistema che pare sia infallibile per smascherare falsi invalidi che si rivolgono all'assicurazione per ottenere una rendita adducendo motivi psichici.

Sono stati introdotti specifici test neuropsicologici che hanno riguardato nel solo 2013 60 casi, come ha confermato il direttore dell’ufficio dell’AI, Donald Locher, dopo le anticipazioni della Zentralschweiz am Sonntag.

Nella maggioranza dei casi è emersa una esagerata accentuazione della malattia, mentre per una minoranza dei richiedenti la gravità dei disturbi si è rivelata maggiore rispetto a quanto gli stessi interessati supponevano. Locher ha precisato che questa procedura è stata implementata a partire dall’anno precedente per identificare, in caso di dubbio, le richieste ingiustificate e ridurre così i costi. I test - che prevedono una valutazione delle capacità di performance e di riflessione oltre ad un’analisi delle onde cerebrali - si aggiungono alle normali perizie psichiatriche.

L’idea potrebbe essere un importante passo avanti da riportare anche nel Nostro Paese, dove ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il problema dei falsi invalidi, specie di quelli con lamentate patologie neuropsichiatriche è una piaga che causa costi sociali rilevantissimi che vanno a ricadere nelle casse dell’INPS e quindi sulla collettività ed anche sui veri invalidi per l’odiosa caccia alle streghe attuata che troppo spesso mette ingiustificatamente nel calderone tutto e tutti.


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