Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MARINO PER ‘RIPULIRE’ ROMA SI AFFIDA A STROZZI, INDAGATO DALLA PROCURA DI PATTI

15/01/2014 - Il sindaco di Roma, Ignazio Marino,  ha nominato Ivan Strozzi presidente e amministratore delegato della municipalizzata Ama, azienda rifiuti capitolina, indagato dalla Procura della Repubblica didi Patti (Me). La nomina di Strozzi avrebbe l'obiettivo di risollevare l’azienda Ama, sopraffatta dai debiti. Ignazio Marino avrebbe basato la nomina del manager sulla notevole esperienza del manager, benchè indagato dalla Procura pattese.
Ivan Strozzi, amministratore unico, presidente e amministratore delegato dell'Ama, dovrà rispondere alle accuse mossegni della Procura di Patti: traffico illecito di rifiuti, inadempimento di contratti in pubbliche forniture e frode in pubbliche forniture.

Come scrive Il Fatto Quotidiano, Strozzi "nella qualità di (ex) amministratore delegato di Enia, l’azienda multiservizi che operava a Parma, Reggio Emilia e Piacenza, oggi Iren. L’avviso di conclusioni indagini, che ilfattoquotidiano.it ha letto, è stato notificato agli indagati lo scorso ottobre, firmato dal procuratore capo Rosa Raffa. L’indagine coinvolge 18 persone tra manager e amministratori, i reati sono a rischio prescrizione. I fatti riguardano l’attività svolta dall’Enia a Messina e il contratto stipulato nel 2005 con l’Ato Me 1."

Scrive ancora Il Fatto Quotidiano: "Il piano regionale dei rifiuti della Sicilia ha previsto, ad inizio 2000, la nascita degli ato, ambiti territoriali ottimali, che si sono rivelati un fallimento in termini di risultati, differenziata e impianti zero, con un salasso economico per la collettività. Nel 2002 a Messina viene costituito l’Ato Me 1 Spa, composto dalla provincia di Messina e 33 comuni. Nel 2004 viene bandita la gara per il servizio di raccolta dei rifiuti per 7 anni. A vincerla per un importo intorno ai 110 milioni di euro è un raggrupamento temporaneo di imprese, con capogruppo una società bolognese e tra le mandanti anche l’allora Agac di Reggio, poi Enia (ora Iren, ndr). Il raggrupamento si riunisce in una società consortile, la Nebrodi Ambiente, con lo scopo di gestire l’appalto vinto."








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