Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

TESTIMONI DI GIUSTIZIA, CUTRO': “MAURIZIO SEBASTIANO MARCHETTA NON E’ UNO DI NOI”

Due giorni fa la Corte d’Appello di Messina ha assolto gli imputati del processo “Sistema”, Carmelo Bisognano e Carmelo D’Amico, dalle accuse loro rivolte da Maurizio Sebastiano Marchetta, imprenditore noto alle cronache giudiziarie messinesi/barcellonesi
17/01/2014 - L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia e il suo presidente Ignazio Cutrò, a seguito della sentenza, protestano per l’attribuzione, ad opera di “una parte dell’informazione” dello status di “testimone di giustizia” nei confronti dello stesso Marchetta.
“E’ una questione di rispetto nei confronti di quanti hanno messo a repentaglio la propria vita schierandosi apertamente contro le mafie e dalla parte dello Stato, ben sapendo cosa questo avrebbe comportato” spiega Cutrò. “Marchetta - aggiunge - non è testimone di giustizia: non è negli elenchi del Ministero dell'Interno e a quanto pare i magistrati non hanno creduto alle sue teorie”.

“A differenza di Marchetta - sottolinea Cutrò - noi testimoni di giustizia non siamo mai stati fotografati dai Carabinieri in compagnia di boss mafiosi, né è mai stata richiesta, per noi, la trasmissione degli atti per concorso esterno. Siamo persone oneste e specchiate - sottolinea - che hanno pagato e continuano a pagare per aver avuto il coraggio e la forza di denunciare. Siamo uomini e donne credibili, che hanno lottato fianco a fianco con i magistrati, con lealtà e dignità. Lo stesso Marchetta - asserisce Cutrò - dovrebbe smetterla, finalmente, di spacciarsi per ciò che non è”.

Anche l’eurodeputata Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, a poche ore dalla sentenza, aveva fatto rilevare tale anomalia, sottolineando come fosse emersa “la vera natura delle dichiarazioni mendaci di Maurizio Sebastiano Marchetta”. “Adesso - aveva aggiunto Sonia Alfano - una certa stampa smetta di definirlo ‘testimone di giustizia’: non lo è mai stato e, a quanto pare, mai potrà esserlo”.


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