Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LA REGIONE SICILIANA NON PAGHERÀ PIÙ LE IMPOSTE DI PRODUZIONE RISERVATE ALLO STATO, ABROGATA PARTE DEL 2 COMMA DELL’ART. 36 DELLO STATUTO

Cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fa "LA SICILIA SCRIVE UN’IMPORTANTE E STORICA PAGINA DI AUTONOMIA. Così il deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino, commentando l’approvazione, all’Ars, della legge - voto sulla 'Modifica dell'articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie”, testo che dovrà ora essere sottoposto al Parlamento nazionale

Palermo, 14 febbraio 2014 – “Finalmente con l’abrogazione di parte del comma 2 dell’articolo 36 dello Statuto Siciliano che testualmente recita: “le imposte di produzione sono riservate allo Stato” cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fabbisogno nazionale, con risorse proprie della Regione siciliana. Già nella passata legislatura la legge - voto ha avuto suffragio unanime da parte dell’Ars, ma il Parlamento nazionale dell’epoca non ha neanche avuto la sensibilità di mettere l’argomento all’ordine del giorno.

La proposta di legge voto di revisione statutaria, approvata martedì pomeriggio, intende attribuire alla Regione siciliana ed al proprio bilancio il gettito delle imposte di produzione, attualmente riservato al bilancio dello Stato. In questo modo, noi riusciremmo ad attivare quel principio della territorialità dell’imposta ed il principio di vera applicazione ed attuazione dei principi propri del federalismo fiscale.

Noi, da tempo, abbiamo parlato e dibattuto sull’articolo 37 dello Statuto, secondo il principio che le imprese che operano in Sicilia, anche se hanno sede legale fuori dalla Sicilia, dovessero pagare le imposte nel nostro territorio, così come lo stesso articolo 38 dello Statuto che prevede il cosiddetto ‘Fondo di solidarietà’, secondo un piano quinquennale di lavori pubblici per la Sicilia per equilibrare i redditi di lavoro dei siciliani con quelli del resto del Paese. Un rilevante passo avanti è stato compiuto, adesso tocca al Governo nazionale, cassare questa norma, una norma truffa che negli anni ha dirottato alle casse dello Stato risorse togliendole allo sviluppo di quest’Isola. Stiamo parlando di circa 9 miliardi per ogni anno!!!. Facciamo adesso appello soprattutto alla deputazione nazionale eletta in Sicilia perché si adoperi per far discutere ed approvare il disegno di legge – voto in tempi brevi. Occorre che facciano un gioco di squadra per dare una risposta importante alla Sicilia in termini di sviluppo e di crescita sociale. Si tratta di una opportunità che la politica siciliana, a tutti i livelli, non può sprecare”.
Questa la dichiarazione del deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino.



Commenti

  1. Finalmente si comincia a fare l'interesse dei siciliani!
    Il prossimo passo sarebbe la completa autonomia fiscale.

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