Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LA REGIONE SICILIANA NON PAGHERÀ PIÙ LE IMPOSTE DI PRODUZIONE RISERVATE ALLO STATO, ABROGATA PARTE DEL 2 COMMA DELL’ART. 36 DELLO STATUTO

Cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fa "LA SICILIA SCRIVE UN’IMPORTANTE E STORICA PAGINA DI AUTONOMIA. Così il deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino, commentando l’approvazione, all’Ars, della legge - voto sulla 'Modifica dell'articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie”, testo che dovrà ora essere sottoposto al Parlamento nazionale

Palermo, 14 febbraio 2014 – “Finalmente con l’abrogazione di parte del comma 2 dell’articolo 36 dello Statuto Siciliano che testualmente recita: “le imposte di produzione sono riservate allo Stato” cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fabbisogno nazionale, con risorse proprie della Regione siciliana. Già nella passata legislatura la legge - voto ha avuto suffragio unanime da parte dell’Ars, ma il Parlamento nazionale dell’epoca non ha neanche avuto la sensibilità di mettere l’argomento all’ordine del giorno.

La proposta di legge voto di revisione statutaria, approvata martedì pomeriggio, intende attribuire alla Regione siciliana ed al proprio bilancio il gettito delle imposte di produzione, attualmente riservato al bilancio dello Stato. In questo modo, noi riusciremmo ad attivare quel principio della territorialità dell’imposta ed il principio di vera applicazione ed attuazione dei principi propri del federalismo fiscale.

Noi, da tempo, abbiamo parlato e dibattuto sull’articolo 37 dello Statuto, secondo il principio che le imprese che operano in Sicilia, anche se hanno sede legale fuori dalla Sicilia, dovessero pagare le imposte nel nostro territorio, così come lo stesso articolo 38 dello Statuto che prevede il cosiddetto ‘Fondo di solidarietà’, secondo un piano quinquennale di lavori pubblici per la Sicilia per equilibrare i redditi di lavoro dei siciliani con quelli del resto del Paese. Un rilevante passo avanti è stato compiuto, adesso tocca al Governo nazionale, cassare questa norma, una norma truffa che negli anni ha dirottato alle casse dello Stato risorse togliendole allo sviluppo di quest’Isola. Stiamo parlando di circa 9 miliardi per ogni anno!!!. Facciamo adesso appello soprattutto alla deputazione nazionale eletta in Sicilia perché si adoperi per far discutere ed approvare il disegno di legge – voto in tempi brevi. Occorre che facciano un gioco di squadra per dare una risposta importante alla Sicilia in termini di sviluppo e di crescita sociale. Si tratta di una opportunità che la politica siciliana, a tutti i livelli, non può sprecare”.
Questa la dichiarazione del deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino.



Commenti

  1. Finalmente si comincia a fare l'interesse dei siciliani!
    Il prossimo passo sarebbe la completa autonomia fiscale.

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