Roma, 28/02/2014 - Turismo comparto strategico e volano per la ripresa economica ed occupazionale del Paese. La Fisascat, all’indomani dell’insediamento del nuovo Governo Renzi, commenta positivamente la dichiarazione del ministro dei Beni Culturali e del Turismo d’Italia Dario Franceschini che, nel rimarcare il valore del più grande patrimonio culturale del mondo, quello italiano, sostiene la necessità di investire nel settore per “recuperare le posizioni perse nella graduatoria” delle mete turistiche europee e mondiali.
“La ripresa passa anche attraverso politiche attive finalizzate al recupero della competitività, con i percorsi di riqualificazione professionale degli addetti del settore garantiti anche dalla contrattazione, e dunque della qualità dei servizi turistici erogati – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli. “Occorre ripensare ad una strategia di sostegno al comparto che arrivi anche dal nuovo Governo” ha aggiunto Pirulli riferendosi esplicitamente al varo del decreto Valore Turismo annunciato dal precedente Esecutivo ed ancora in attesa di approvazione.
“Auspichiamo che il dicastero all’uopo costituito si occupi di turismo con la stessa attenzione prestata alla cultura e che il Governo Renzi sia aperto alla concertazione con l’obiettivo di instaurare un sistema di relazioni sindacali avanzato nell’ambito di rapporti istituzionali efficaci ed improntati al dialogo con le organizzazioni sindacali – ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri – Alla ripresa del comparto dovrà corrispondere un aumento dei livelli occupazionali ed il rilancio della contrattazione ai diversi livelli per meglio interpretare le peculiarità territoriali e favorire anche dinamiche salariali connesse alla produttività”. “La vera scommessa si gioca tutta nella capacità che ha la contrattazione di favorire dinamiche partecipative – ha concluso Raineri – Dinamiche che, attraverso il sistema della bilateralità nel suo complesso, possono supportare processi di ripresa e di sviluppo”.
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