Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CIMINO (VS):”UN IMPEGNO PRECISO DEL GOVERNO RENZI PER LA CITTA’ DI AGRIGENTO, VALLE DEI TEMPLI COMPRESA”

Palermo 13marzo 2014-“ Il crollo del costone roccioso in via della Vittoria, strada centrale del centro cittadino di Agrigento, verificatosi alcuni giorni addietro, che ha provocato danni e che rischiava di causare una strage, stando ai dati, sarebbe solo la punta di un iceberg. La conformazione del territorio della città e gli scarsi interventi, negli anni, per la prevenzione e per la sicurezza del territorio, sono elementi che destano preoccupazione.

Ad oggi manca una mappatura dettagliata delle zone a rischio di dissesto idrogeologico per la città di Agrigento, da stilare con il contributo del Comune di Agrigento, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, della Prefettura, della Sovrintendenza e delle associazioni ambientaliste. Occorre infatti sapere, carte alla mano, quali sono le zone che rivelano un grado di rischio maggiore e che necessitano di interventi di sicurezza, sebbene nella consapevolezza della difficoltà legata al reperimento delle risorse per gli interventi di messa in sicurezza e per la quale occorre un impegno preciso del governo nazionale.

Ad aggravare il quadro, inoltre, la notizia (riportata dal Corriere della Sera lo scorso 5 marzo) secondo la quale l’ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha rilevato che tra le zone più pregiate che devono rimanere sotto stretta sorveglianza c’è addirittura la Valle dei Templi di Agrigento, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità «Questa importante area storico-archeologica è interessata da tempo da un esteso fenomeno di dissesto classificabile principalmente come scorrimento traslativo rotazionale con alcuni piccoli fenomeni di crollo e ribaltamento innescatisi nel 1976. Tale fenomeno coinvolge potenzialmente sia il Tempio della Concordia sia quello di Giunone Lacina così come la fortificazione, l’altare dei sacrifici e la cisterna dell’area archeologica».

Cio’ conferma il dato emergenziale della situazione della città di Agrigento, per la quale chiedo un intervento del governo Renzi a fronte di una mappatura generale del rischio da dissesto idrogeologico”. Lo ha dichiarato il deputato regionale di Voce Siciliana all’ARS ,l’On Michele Cimino.



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