Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PRECARI, NULLA DI FATTO, CISL FP E UIL FPL: “C’ERANO LE CONDIZIONI PER DARE IL VIA ALL’INTEGRAZIONE ORARIA”

Messina, 11 marzo 2014 - Neanche la presenza al Tavolo Tecnico sui precari del sindaco, dell'assessore al personale, del direttore generale, del presidente della Commissione bilancio e dei dirigenti ha portato alla definitiva e positiva risoluzione della vertenza. “Abbiamo assistito – sostengono Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp e Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil Fpl - a dichiarazioni
contradditorie, favorevoli e contrari, ma sempre con riferimento alla nota con la quale i revisori dei conti hanno solo invitato l'Ente a rispettare la normativa vigente in materia di contenimento della spesa e il rispetto delle altre norme vigenti. Appare mancare la necessaria sinergia tra amministratori e dirigenti e si gioca a perdere tempo penalizzando, di fatto, solo i servizi ed i lavoratori”.

Per Cisl e Uil si è perso e si perde troppo tempo per una decisione che doveva arrivare all'inizio del mese e che, per la restrittiva interpretazione dei vincoli normativi, oggi ha bloccato tutto. Il sindacato ha ampiamente rappresentato ancora una volta che la norma cui si vuole fare rifermento riguarda gli eventuali nuovi contatti flessibili.
L'integrazione oraria è solo legata allo sforamento della spesa del personale che, nel caso del Comune di Messina, è di gran lunga al di sotto del 50% previsto dalla legge.

“Inoltre – aggiungono Emanuele e Calapai - l'integrazione è indispensabile perché il personale in servizio è di gran lunga inferiore rispetto ai parametri che quantificherebbero i dipendenti in oltre 2300 unità a fronte dei 1500 in servizio a tempo indeterminato e i circa 300 contrattisti in attesa di stabilizzazione”.
Il tavolo è servito a ribadire che sul versante della stabilizzazione da concludere entro il 31 dicembre 2016, è necessario deliberare gli atti di indirizzo, seguiti dal piano del fabbisogno triennale e quindi dal piano delle assunzioni corredato dal piano economico-finanziario funzionale al processo di stabilizzazione mettendo in conto che, come dichiarato dal direttore generale, nei prossimi anni verranno meno altri ulteriori 700 unità.

“Il tutto – affermano ancora – è reso compatibile dal nuovo piano di riequilibrio che l'Amministrazione si appresta a determinare, compreso il rispetto del patto di stabilità, che vedranno la luce entro la fine del mese. Siamo consapevoli che sono molte le fasi che impongono scelte e decisioni ma proprio per questo ogni giorno deve essere utile a proseguire nel cammino. Tutto deve passare da una programmazione credibile che deve mettere in campo le ipotesi di riordino e di individuazione di obiettivi volti a migliorare la qualità dei servizi e anche attivare le procedure di intercettazione di risorse che vanno ai servizi e non solo per quelli cosiddetti essenziali come polizia municipale, servizi sociali e istruzione, ma anche per quelli che hanno un ritorno economico per l'Ente, come tributi, progettazione, notifiche, cimiteri, urbanistica, pubblicità, servizi culturali, turistici”.

“A nostro avviso – concludono Emanuele e Calapai - c'erano tutte le condizioni per dare il via, oggi stesso, alla delibera di integrazione oraria, ma la proposta dell'Amministrazione, con l'intervento finale del sindaco, è stata quella di una ulteriore riflessione nelle prossime 24 ore. Dove ci porterà questa riflessione non è dato sapere e per questo manteniamo lo stato di agitazione dei lavoratori precari”.

Commenti

  1. Mandate a casa i precari ed i fannulloni! cosi solo l'Italia puo ripartire

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.