Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

SONIA ALFANO: “ANCORA TAGLI ALLA DIA? NON È LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”

“Si è tornato a parlare, in questi giorni, di tagli alla Direzione Investigativa Antimafia (organismo interforze) e alle forze di Polizia in generale”
Palermo, 7 marzo 2014 - A protestare è Sonia Alfano, eurodeputata del gruppo ALDE e Presidente della Commissione Antimafia Europea: “La maggior parte dei beni sottratti alle mafie tornano nelle disponibilità dello Stato grazie soprattutto allo straordinario lavoro della DIA.
Senza l’impegno di questi investigatori, che ogni giorno portano a termine importanti operazioni antimafia, le risorse del Fondo unico per la Giustizia, a mio avviso incomprensibilmente gestite da Equitalia Giustizia, sarebbero significativamente ridotte. Perché, allora, si continuano a minacciare tagli? Piuttosto che consolidare e rafforzare il più importante e prestigioso organismo investigativo antimafia - che il mondo ci invidia - si assiste al suo graduale smantellamento”.

I versamenti allo Stato per confische sono 82.478.000 euro circa nel 2012 e 75.026.000 euro nel 2013, per un totale nel biennio 2012-2013 di circa 157.504.000 euro. Le somme, per quanto riguarda il Ministero dell'interno, nel 2012 sono 37.294.000 euro, di cui spettano al Dipartimento della pubblica sicurezza 29.413.000 euro e, nel 2013, 35.417.000 euro, di cui spettano al Dipartimento della pubblica sicurezza 24.000.000 di euro. Soltanto pochi giorni fa il nuovo capo del Governo, Matteo Renzi, ha parlato di “lotta economica alla criminalità organizzata”.

“Sarà difficile - spiega Sonia Alfano - mettere in pratica questi presupposti tagliando le risorse a un organismo interforze già sotto organico” (la legge istitutiva della DIA prevedeva - per un lavoro a pieno regime - oltre 3000 funzionari: ad oggi sono meno della metà) e l’argomento di dibattito non può essere il ‘TEA’ (trattamento economico accessorio) che è bloccato già dal 2011. Nonostante questo - sottolinea Sonia Alfano - il personale della DIA ha continuato a lavorare incessantemente”. “Il dimezzamento di accessi alle banche dati, poi - spiega la presidente della Commissione Antimafia Europea - è gravissimo: l’analisi dei flussi finanziari è uno strumento fondamentale per il contrasto al crimine organizzato”.

Inoltre - è notizia di pochi giorni fa - il Viminale propone di tagliare gli stipendi delle Forze di Polizia per 1,8 miliardi e di chiudere 11 commissariati, sopprimere 2 compartimenti e 27 presidi della Stradale, cancellare 73 sezioni di polizia ferroviaria e di polizia postale. Secondo Sonia Alfano “questi non sono piani di riordino o di spending review, ma veri e propri impoverimenti del comparto sicurezza”.

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