
Palermo 18 Marzo 2014 - “Bisogna mettere la parola fine ad un fenomeno, quello del precariato, che da 25 anni tiene in scacco oltre 24 mila persone. Se ogni anno si trovano le risorse per prorogare sempre i contratti in extremis, evidentemente non è un problema economico ma politico”. Così poche ore fa il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Antonio Venturino P.S.E. in occasione della tappa messinese del tour che il deputato siciliano, componente della V Commissione Lavoro dell’Ars
sta portando avanti in tutta l’isola per fare il punto sulla situazione precari delle pubbliche amministrazioni.
Al Castello Gallego di Sant’Agata di Militello in provincia di Messina hanno preso parte oltre cento persone tra Asu e precari dei comuni dei Nebrodi. Il vicario dell’Ars Venturino, ha presentato nuove proposte per affrontare il problema del precariato in maniera organica e risolutiva. A relazionare sulle proposte l’esperto in materia di diritto del lavoro Gaetano Aiello. Intervenuti inoltre il coordinatore Precari dei Nebrodi, Salvatore Mezzopane e l’assessore al personale del comune di Sant’Agata di Militello Marco Vicari.
“In questi 25 anni di precariato- ha aggiunto Venturino - ci sono persone che hanno acquisito quel know-how senza il quale molte amministrazioni andrebbero al collasso amministrativo. Spero che il mio appello venga accolto all'interno dell’Assemblea e che insieme si possano trovare le soluzioni”.
Il convegno si è sviluppato intorno alle ultime novità in tema di legislazione regionale in materia di precariato e le proposte di modifica delle ultima iniziativa legislativa della Regione che non tiene conto delle esperienze professionali acquisite dai precari degli Enti Locali. Il prossimo incontro è previsto per il 4 Aprile a Piazza Armerina in provincia di Enna.
Sono 20 anni che si fanno proposte, 20 anni che si dicono le solite, ipocrite e becere chiacchiere, 20 anni che si è in perenne CAMPAGNA ELETTORALE (nessuno fa niente per senza niente). Agli elettori e, soprattutto, agli ELETTI, conviene.
RispondiEliminaI precari sono le vittime e strumenti del sistema clientelare che porta al degrado morale dei precari ed agli sprechi.
RispondiEliminaOccorre fare i concorsi aperti a tutti ed i migliori vincano.
I precari non hanno piu diritto al lavoro dei disoccupati, anzi hanno meno diritti di quelli capaci che in questi anni non hanno goduto di alcun salario, mentre loro vendendo il loro voto se lo sono assicurato.