Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

AGENZIA DELLE ENTRATE, PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACO DI MILAZZO PER LA CHIUSURA

Milazzo, 14/4/2014 - L’Amministrazione comunale prende posizione contro la chiusura dell’Agenzia delle entrate di Milazzo a causa dell’inadeguatezza degli attuali locali e dell’impossibilità di sostenere i canoni d’affitto per un nuovo immobile. Il sindaco Pino ha annunciato infatti che intende incontrare il direttore regionale, Antonino Gentile per acquisire notizie certe su quella che è diventata più che una ipotesi e cercare di trovare una soluzione nell’interesse non solo della comunità milazzese ma di tutto il comprensorio.
Una battaglia non facile visto che in altri centri siciliani i “tagli” sono scattati – in tutta Italia si prevede una riduzione di circa 150 uffici periferici nell’ambito della spending review – e in qualche caso si è riusciti ad evitare la scure della soppressione sol perché le istituzioni locali hanno messo a disposizione gratuitamente dell’Agenzia delle strutture. Cosa non facile anche perché oggi la Corte dei Conti impone ai Comuni di rendere produttivi gli immobili di proprietà. “Chiederò a stretto giro un incontro al direttore regionale – spiega Pino – per avere contezza della situazione visto che sino ad oggi non abbiamo ri-cevuto alcuna comunicazione

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