Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

CROCETTA BIS, DI MAURO: "FUORI DALL'AULA PER NON ASSISTERE A UNA LITANIA"

Intervenendo oggi pomeriggio in Aula all'Assemblea REgionale Siciliana, il capogruppo del Partito dei Siciliani MPA, Roberto Di Mauro, ha spiegato il motivo dell'assenza dei suoi parlamentari durante la relazione del presidente Crocetta che ha presentato la nuova squadra di Governo. "Siamo rimasti fuori dall'Aula - ha detto Di Mauro - perché sapevamo già che avremmo assistito ad una litania, per altro piuttosto scomposta e confusa, da parte del Presidente Crocetta su presunti risultati raggiunti."
Da Di Mauro un invito concreto al Presidente per l'avvio di un'azione legislativa che permetta davvero di dare fiato al tanto annunciato "Patto per le riforme".


"Da Crocetta - spiega il capogruppo MPA - ci saremmo aspettati che venisse in Aula con una lista di Disegni di legge sugli interventi urgenti e necessari per il rilancio economico e per lo sviluppo.
Quegli interventi che sono più importanti di qualsiasi divisione interna alla maggioranza e sui quali il Parlamento avrebbe certamente dimostrato sensibilità e attenzione."

Invece per Di Mauro, "la verità è che durante questi 15 mesi di governo nessun vero risultato è stato raggiunto, soprattutto sul delicatissimo tema della situazione finanziaria, che oggi appare ancor più grave di come fosse all'inizio della legislatura."

Di Mauro ha infatti ricordato che sulle casse della Regione grava già ora l'impegno derivante dal contributo alla riduzione del disavanzo dello Stato, per tre miliardi, e quello derivante dalla recente legge salvaimprese, per un altro miliardo di euro.

"Di fronte a queste cifre e di fronte alla crisi di credibilità della Regione - ha incalzato Di Mauro - non possiamo che invitare il neo Assessore al Bilancio a riprendere l'azione di dialogo col Governo Nazionale, sganciandosi in quest'azione anche dal Presidente e riportando la discussione sul piano tecnico, rivendicando con lo Stato il rispetto integrale dello Statuto e individuando insieme i passi necessari per evitare che, dopo l'ormai evidente fallimento politico già agli atti, si verifichi anche il fallimento economico-finanziario della Regione ed il default."

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