Democrazia Cristiana: "Siamo completamente estranei ai fatti che vedono coinvolto Totò Cuffaro"

La Democrazia Cristiana 'storica', con una nota, si dice "completamente estranea ai fatti che vedono coinvolti Salvatore Cuffaro e Carmelo Pace. Duole dover constatare che il nome e il simbolo della Democrazia Cristiana vengano impropriamente accostati a soggetti e vicende che nulla hanno a che vedere con il nostro partito storico". A dichiararlo il Segretario Nazionale Franco De Simoni e la Vice Segretaria e Portavoce Sabina Scaravaggi. Roma, 05.11.2025 - La Democrazia Cristiana storica è completamente estranea ai fatti che vedono coinvolti Salvatore Cuffaro e Carmelo Pace. “Duole dover constatare che il nome e il simbolo della Democrazia Cristiana vengano impropriamente accostati a soggetti e vicende che nulla hanno a che vedere con il nostro partito storico e con i suoi autentici valori di legalità, onestà e servizio al bene comune”. A dichiararlo con fermezza sono il Segretario Nazionale Franco De Simoni e la Vice Segretaria Nazionale e Portavoce Sabina Scaravaggi...

CROCETTA A L'UNITA': "HO CHIESTO I NOMI AL PD SICILIANO, NESSUNA RISPOSTA"

Sicilia. Crocetta “Il Partito democratico resti unito”. Su l'Unità di oggi 15 aprile una intervista di Salvo Fallica al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta

15 aprile 2014 - «Se non vengono approvati i provvedimenti fondamentali all’Assemblea regionale siciliana, si pensi alle variazioni di bilancio (essenziali anche per pagare i salari di molti lavoratori), al dl per il pagamento delle imprese e ad altri punti importanti, ne trarrei le dovute conseguenze.
È vero che tecnicamente non esiste il voto di fiducia all’Ars, ma se il Pd votasse contro il governo di fatto verrebbe sfiduciato». Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, interviene con nettezza sulla difficile fase politica che attraversa il governo e la maggioranza di centrosinistra in Sicilia. E non nasconde la sua amarezza: «Per la prima volta nella storia repubblicana la Sicilia è guidata da una coalizione di centrosinistra votata dagli elettori, e vi è il rischio che imploda per mano del partito che regge l’alleanza, il Pd. Più esattamente una parte del Pd, il mio partito. Ma siccome non voglio alimentare polemiche e divisioni, dico a tutti che bisogna fare un ulteriore sforzo per costruire una vera unità».

Le viene contestata l’accelerazione nella formazione della nuova giunta. Perché non ha aspettato le decisioni del Pd siciliano?
«Vi sono stati appelli a fare presto da parte delle forze sociali, di esponenti della società civile, con tutte le grandi emergenze che attanagliano la Sicilia la storia del cambiamento della giunta non poteva andare all’infinito. Ho chiesto al Pd siciliano i nomi che proponevano, risultato: nessuna risposta. Ad un certo punto era necessaria un’accelerazione ed ho avuto il sostegno di un dirigente di primo piano del Pd nazionale, Faraone. L’immagine di un governo bloccato perché il partito che regge la coalizione non decide è devastante per tutti, a livello regionale e nazionale. Da dirigente del Pd chiedo al mio partito più aiuto e collaborazione. Mi dipingono come uno che non vuol dialogare, quando invece sono sempre aperto al confronto, leale, vero». (continua>>>)

intervista di Salvo Fallica  su l'Unità del 15/04/2014


collabori-alleanza-rischio-conseguenze-partito-diktat-1.563658
 


Commenti