
Messina, 24 aprile ’14 – Stupiscono e non poco le dichiarazioni di queste ultime ore da parte dell'Amministrazione Comunale che dovrebbe invece cospargersi il capo di cenere per non aver saputo porre in essere strumenti e competenze adeguate, nonostante i roboanti proclami su un nuovo sistema di raccolta che avrebbe dovuto rappresentare un cambiamento epocale in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La Fit Cisl da anni denuncia la carenza di mezzi per il trasporto, l'eccessivo costo del servizio di discarica (oltre 13 milioni annui) e la cattiva organizzazione del lavoro.
Tutte voci che vanno a formare il costo finale del servizio a carico dei cittadini.
Auspichiamo che la Magistratura faccia chiarezza su tutti GLI aspetti chiedendo nel contempo agli Organi preposti di verificare tutta la filiera che riguarda l' igiene e la sicurezza sul lavoro, i dispositivi di protezione individuale e quanto previsto dalle normative in materia.
Pensiamo che, considerato l'attuale disastro, fare chiarezza al fine di individuare i veri colpevoli sia utile a tutti, specialmente ai lavoratori ingiustamente accusati di inefficienza, e che invece con spirito di abnegazione svolgono giornalmente il proprio lavoro.
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Una programmazione certa e seria sui precari del Comune di Messina. A chiederla è la Cisl Funzione Pubblica con il segretario generale Calogero Emanuele e il segretario aziendale Rosario Contestabile che hanno scritto al sindaco Accorinti, al segretario generale e all’assessore al Personale per esprimere la propria preoccupazione per il silenzio dell’Amministrazione sull’integrazione oraria dei contrattisti dal prossimo mese di maggio.
“La mancata attribuzione – sottolineano Emanuele e Contestabile – ha ripercussioni sull'espletamento di tutti i servizi erogati e comporterebbe un grave disagio economico per i lavoratori che, anche nel mese corrente, hanno subito una pesante decurtazione IRPEF dovuta all'altalenare della retribuzione, arrivando al paradosso di percepire uno stipendio inferiore lavorando su 35 ore, rispetto a quello corrispondente alle 24 o 18”.
Un aspetto, quest’ultimo, che per la Cisl Fp deve fare riflettere l’Amministrazione comunale sullo stato perenne di precarietà di questi lavoratori.
“Nonostante la voglia di fare e il tentativo di arginare in parte i problemi – concludono i rappresentanti della Cisl Fp – è necessario costruire un percorso che preveda sia la stabilizzazione che la continuità dell'integrazione, per assicurare il regolare svolgimento delle attività istituzionali - troppo spesso stravolte dai continui cambiamenti di orario - oltre alle legittime aspettative di una categoria di lavoratori vessati da troppi anni, della cui professionalità il Comune non può più fare a meno”.
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