Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

SANTI WOJTYLA E RONCALLI: UNA CERIMONIA PER SANTI E NON PER POTENTI DELLA TERRA

Il silenzio, tanto caro a Giovanni Paolo II, avrebbe dovuto prendere il posto dei protocolli istituzionali. Preghiera e umiltà per due Santi sorridenti alla gente e non solo ai potenti 
Città del Vaticano, 27 aprile 2014 – Capi di Stato e di Governo. Sinceramente mi sarei aspettato una cerimonia ben più profonda di spiritualità e santità. Avrei sperato in un armamentario protocollare più discreto, solenne quanto sono destinati ad esserlo i doveri e i cerimoniali di di Stato.
Ma avrei conferito alla cerimonia una impronta di interiorità e preghiera, non i toni tipici della parata mediatica per potenti della terra. Ben altro avrebbero voluto e meritato i "due Papi Santi": Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Per una volta, considerato che la canonizzazione di due Papi Santi non capita tutti i giorni, nemmeno in Vaticano, avrei stretto la mano e il cuore ai pellegrini che dalle cinque di mattina, ora di apertura, affollavano la Piazza e le vie adiacenti Piazza San Pietro e via della Conciliazione, provenienti da tutto il mondo.

Per questa volta, Capi di Stato, personalità del mondo della politica e della cultura, Reali di Spagna, del Belgio, del Lichtenstein, di Lussemburgo, l'ex Presidente della Repubblica di Polonia, il Presidente del Parlamento Argentino, il Presidente dell'Unione Europea e della Commissione Europea, li avrei accolti con il rigore del protocollo ma poi li avrei fatti accomodare dietro le transenne, come tutti. Ne sarebbero stati contenti pure loro.

Per una volta – così – ho rivalutato la santa Messa domenicale, le chiese di provincia, dove siede al primo posto chi arriva prima. Per pregare. Lo avrei voluto anche solo per questa volta, per umiltà e devozione. Non resta che cercarsi un’altra chiesa, intima e vera, potente di fede e di misericordia, ricca d’amore per il prossimo e per la semplicità. Chiesa per santi e non per potenti della terra.

d.m.c.
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