Si parla di formazione per poliziotti incaricati alla protezione dei collaboratori di giustizia durante la "15^ Conferenza internazionale annuale del network Europol sulla protezione dei testimoni" che si svolge a Roma l'8 e il 9 aprile
Roma, 08/04/2014 - Al convegno, organizzato dalla Agenzia europea e dal Servizio centrale di protezione, partecipano oltre 100 delegati provenienti da quasi tutti i Paesi dell'Unione europea ed anche da altri continenti.
Ad aprire ufficialmente il simposio, alla Scuola superiore di polizia, sono state le massime autorità della pubblica sicurezza. L'intervento del direttore di Europol Rob Wainwright, del capo della Polizia Alessandro Pansa e del direttore centrale della polizia criminale Francesco Cirillo, testimoniano la massima attenzione delle istituzioni verso questo settore.
Il capo della Polizia ha sottolineato come ''la scelta della sede italiana per il 15^ meeting'' sia ''la testimonianza che il nostro Paese è uno dei primi in Europa che si è confrontato con questa realtà poichè tutela una grossa comunità composta da oltre 5 mila persone tra quelle direttamente protette e i loro familiari''. La collaborazione con gli altri Paesi si rivela molto importante, ha rimarcato Pansa, perchè ''il problema della criminalità non è solo nazionale e le esperienze maturate in Italia sulla protezione dei testimoni devono essere condivise. Inoltre la ricollocazione dei testimoni all'estero può, a volte, facilitare l'azione di protezione nei loro confronti''.
Nel corso dei lavori, i delegati si sono confrontati sulle procedure di selezione e sulle necessità formative del personale incaricato nella protezione. Gli operatori che compiono questo servizio si trovano a svolgere giornalmente mansioni complesse che richiedono una serie di competenze tipiche del profilo dell'assistente sociale, dello psicologo, della guardia del corpo, dell'esperto in informatica e telecomunicazioni. Per questo è necessaria una selezione molto attenta.
Il network Europol sulla protezione dei testimoni è stato istituito nel 2000 ed è formato da esperti provenienti da 64 nazioni, da organizzazioni internazionali e da tribunali speciali; si tratta del più vasto network di collaborazione a livello mondiale.
Nella foto: il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, e il testimone di giustizia Ignazio Cutrò
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