Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

USURA A MESSINA, LA POLIZIA SCOPRE UN GIRO DI STROZZINI: 4 ARRESTI

La Polizia fa luce su giro di usura nel messinese. Le persone arrestate sono Antonino Catania, Teresa Corsaro, Salvatore Saccà e Francesca Augliera
Arriva ad un importante traguardo il lavoro d’indagine della locale Squadra Mobile che ha permesso oggi di far luce su un radicato giro d’usura nel messinese.
Ad essere raggiunti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari sono due uomini e due donne, tutti residenti a Messina, i cui “affari” sono da tempo monitorati dalla Polizia.Questi i nomi degli arrestati: Salvatore Saccà, 47 anni; Antonino Catania di 56 anni; Teresa Corsaro, 56 anni  e Francesca Augliera di 81 anni.
Le intercettazioni ambientali ed il prezioso aiuto delle vittime hanno reso evidenti il modus operandi sui prestiti erogati a persone in difficoltà economiche per somme di denaro che oscillavano tra i 500 e i 3000 euro. Importi iniziali che lievitavano in pochissimo tempo fino a raggiungere somme ben più importanti con interessi usurai che variavano dal 48,67% fino al 470,97%.

Chi, credendo di risolvere una difficoltà temporanea, si rivolgeva al giro di strozzini, si ritrovava in una spirale infinita caratterizzata da continui pagamenti che avevano luogo presso le attività commerciali delle vittime e persino in strada. Stratagemma comune era quello di far credere che il debito non fosse stato contratto con la persona a cui la vittima si era rivolta ma a terzi con i quali il fittizio intermediario si era esposto in prima persona a garanzia del debito. Assenza di accordi scritti, pagamenti in contanti e concessione di nuovi prestiti in costanza del pagamento dei precedenti, modalità tipiche delle relazioni usuraie, hanno caratterizzato per anni l’operato dei quattro agli arresti domiciliari. A seguito dell’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina su richiesta del Sostituto Procuratore, gli arrestati dovranno rispondere di usura e favoreggiamento in concorso.

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