Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

AEROPORTO DI MILAZZO: IL SENTIERO DI ATTERRAGGIO C’È MA L’AEROPORTO NON DECOLLA

L’ing. Giuseppe Petracca espone alcune considerazioni sulle condizioni operative di volo sull'area di Milazzo, un aeroporto che potrebbe costare da 300 a 400 milioni di euro. Mancano però gli investitori. Il completamento della tratta ferroviaria Messina-Fontanarossa amplierebbe il bacino di utenza dell'aeroporto di Catania a spese del potenziale bacino d'utenza di un aeroporto tra Milazzo e Barcellona. L'aeroporto rimane tuttavia un buon cavallo di battaglia per i politici sotto elezioni
13/05/2014 - Benchè tutti sappiano che il fumo sull’autostrada sia spesso causa d’incidenti, anche gravissimi, sembra non desti alcuna meraviglia la proposta di costruire un aeroporto nelle immediate vicinanze di una raffineria e di una centrale elettrica che emettono, in continuo, grandi nuvole di fumo capaci d’interporsi tra il pilota dell’aereo e la pista di atterraggio.
Di norma nelle fasi del volo maggiormente critiche, come l'avvicinamento finale e l'atterraggio, il pilota di un jet ha la necessità di avvalersi di sistemi luminosi specifici che lo aiutino a tenere sotto controllo, con l'immediatezza che solo la visione diretta può dare, l'assetto dell'aeromobile rispetto al sentiero ottimale di discesa (PAPI), l'asse pista (CALVERT), e la distanza da essa.

Nell’area indicata a Milazzo per l’aeroporto questo requisito minimo di sicurezza (ossia la visibilità degli aiuti visivi all’atterraggio) non può essere garantito perché, anche in condizioni ottimali di visibilità, per l’improvviso per mutare del vento, una nube di fumo (come quella illustrata nella foto) potrebbe impedire al pilota di vedere le luci del PAPI e del CALVERT rendendo impossibile l’atterraggio.

Nel merito le norme di sicurezza del volo prescrivono che vi sia una distanza di sicurezza minima tra un aeroporto ed una ciminiera attiva che emetta fumo o vapore: di almeno 7 miglia nautiche (12.960 metri) tra l’aeroporto e la ciminiera di scarico del turbogeneratore di energia elettrica; di almeno 4 miglia nautiche (7.410 metri) tra l’aeroporto e le torri di raffreddamento della raffineria.

Poiché nella pianura di Milazzo la distanza minima tra l’aeroporto ed i punti di emissione di fumi o vapori non può essere rispettata, anche per questa ragione, semplice ed intuitiva, presumo questo aeroporto non fattibile. (fonte:www.tempostretto.it/tags/aeroporto-mela) L’illustrazione mostra il pericolo: quando soffia vento dal mare il fumo della ciminiera della centrale invade il sentiero di atterraggio, impedendo al pilota di vedere PAPI e CALVERT. 10 maggio 2014 giuseppe petracca, ingegnere

Commenti

  1. gli investitori si trovano subito però bisogna prima smantellare la raffineria kiaro

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