Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

CROCETTA CON I FORCONI: “SE LE AZIENDE NON LAVORANO NON POSSONO NEPPURE PAGARE I DEBITI”


Palermo, 4 giu. 2014 - Il presidente ha incontrato oggi una delegazione del movimento dei forconi guidata da Mariano Ferro. Nel corso dell'incontro i rappresentanti del movimento hanno illustrato la gravissima situazione in Sicilia, prevalentemente nel settore dell'agricoltura, a causa delle aste giudiziarie in corso che stanno causando la cancellazione dal mercato di centinaia di aziende. Il presidente ha affermato di condividere le preoccupazioni del movimento, per aver verificato di persona nei territori agricoli e in particolare nel ragusano dove il fenomeno è più diffuso, la situazione oggettiva di crisi.
La giunta regionale su proposta dell'assessore Cartabellotta aveva già nel dicembre scorso approvato e inviato all'Ars un decreto legge voto. Il presidente, nell'annunciare che martedì prossimo in conferenza dei capigruppo proporrà il prelievo urgente di tale dl per inviarlo subito in commissione e in aula, consapevole però che la vicenda potrà essere risolta con una legge nazionale, ha già preso contatti con il sottosegretario Del Rio e con il Ministro degli Interni, Orlando, per verificare la possibilità di un decreto legge del governo nazionale che possa bloccare immediatamente l'attuale situazione di svendita del patrimonio di tanti piccoli e medi imprenditori.

“Occorre agire in fretta, - ha affermato Crocetta - salvaguardando nei contenziosi civili i beni strumentali di produzione lavoro che possono tra l'altro favorire la ripresa e la restituzione del debito, poichè se le aziende non lavorano non possono neppure pagare i debiti.

Nell'attuale fase di ristagno economica nazionale e internazionale, è necessario affrontare la situazione con strumenti di emergenza – conclude il presidente - che aiutino a superare la crisi e la ripresa delle aziende”.
Mariano Ferro si è dichiarato moderatamente soddisfatto, “il governo – ha affermato il leader dei forconi - ha capito che su questa vertenza la priorità è agire con urgenza e dopo diversi incontri questo ha un tono diverso che può dare un risultato concreto, portando il governo nazionale a una presa di coscienza vera, fermando questo mattatoio a danno delle imprese”.
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Il presidente Crocetta incontrerà la stampa il prossimo venerdì 6 giugno, alle ore 11:00 presso la Sala Alessi di Palazzo d'Orleans per illustrare quanto stabilito nel corso del forum sul partenariato e annunciare le prossime iniziative. Intanto, sempre sul tema della programmazione europea, mercoledì a Palazzo d'Orleans alle ore 11:00, il presidente incontrerà i deputati dei gruppi di maggioranza, giovedì sempre alle ore 11:00 incontrerà i gruppi di opposizione.
Il presidente intende chiedere in conferenza dei capigruppo una convocazione d'aula con dibattito specifico sul tema e intende avviare inoltre una serie di confronti su base territoriale, con le amministrazioni, le associazioni e con le organizzazioni dei lavoratori.


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