Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

GIOIOSA MAREA, “ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI” E DELLA SCUOLA

Gioiosa Marea (Me), 16/06/2014 – E così si scopre che la scuola in Italia esiste ancora, viva, vegeta e recitante. E a farcelo scoprire, a darci la scossa, sono questi bambini, questi insegnanti, questo ‘direttore’ di Gioiosa Marea, luogo di bellezze naturali e di vive tradizioni. Si scopre che il tessuto umano di questo angusto mondo burocratico che è la scuola non è un cilicio piangente di inconcludenti leggi e leggine, ma un ordito felice di abilità, umanità e sorrisi, emergenti dal canto, dalla tradizione, dai cuori pulsanti di padri, madri e figli in ‘combutta’ con una scuola che non mai scoperto l’Expo e il finanziamento illecito dei partiti, e non ha abdicato a se stessa.

Grazie – dunque – se anche questa è la scuola; grazie se anche quella vista l’altra sera al teatro comunale “F. Borà” di Gioiosa Marea è l’Italia, che presentandosi alle scorse europee avrebbe conseguito di certo una percentuale di voti ben più alta dello zero percento delle bionde, sconosciute e ben pagate signore.

Così nasce, si sviluppa (e si conclude) uno dei più bei ‘progetti’ cui mi è capitato di assistere nella mia ‘onorata’ carriera: “Alla scoperta delle nostre radici” (e della scuola), perché se riscoprire le proprie radici è lenitivo, medicamentoso (specie di questi tempi), scoprire che la scuola esiste ancora è miracoloso.
E volano alto questi bambini ‘portatori sani’ di insegnamenti fuori programma e di musiche e canti che costituiscono l’anima della nostra terra e della gente che ne rappresenta le origini: cose che i ministeri e la politica non sono riusciti, malgrado tutto, a cancellare. Bambini che sanno cantare e recitare e che lo fanno con un’espressività succulenta, consapevole e ariosa. Bambini sfuggiti così alla grossolane parole di prammatica che sovente si garriscono nelle angustiose stanze della scuola che non sa altro dire se non: “C’è da finire il programma”.

E finiamolo questo programma, ma finiamolo per sempre. E nel fardello da portare al macero, mettiamoci pure qualche tre e quei sei meno-meno-meno scaturenti da novelli Ponzio Pilato, cui non fa difetto la laurea: la pura formalità del titolo di studio.
A Marisa Ruggeri, ai suoi colleghi, a tutti i bambini e agli stessi genitori un sincero ringraziamento, a nome della scuola italiana o di chi ne fa le veci.

Mimmo Mòllica
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Il teatro comunale “Franco Borà” di Gioiosa Marea era stracolmo di gente, gli applausi scroscianti e le allegre risate, hanno accompagnato tutta la rappresentazione teatrale: “Fra teatro e folklore: Alla scoperta delle nostre radici” che si è tenuta il 14 06 2014. Allo spettacolo erano presenti ed hanno manifestato plauso e particolari apprezzamenti, il Sindaco Dott. Eduardo Spinella, l’Assessore alla P.I. Dott. Carmelita Lisciandro, il vicesindaco Teodoro Lamonica, i Dirigenti Scolastici Dott. Rosaria Natoli e il Prof. Leon Zingales. I brillanti bambini, delle classi quinta della Scuola primaria del centro, sono stati dei veri artisti: non un’incertezza, un errore, ma soltanto disinvoltura e spontaneità.

Tra la bravura e l’esperienza (è questo il quarto anno consecutivo) il gruppo dei bambini ha messo in evidenza un quadro di canti, balli e vecchie usanze che hanno suscitato nel pubblico forti emozioni, anche perché la seconda parte dello spettacolo è stata dedicata a poeti, scrittori e personaggi che caratterizzano la storia di Gioiosa Marea.

Il Progetto, condiviso dal Dirigente scolastico Prof. Leon Zingales, appassionato cultore di tradizioni popolari, è stato curato e fortemente voluto dalle insegnanti Marisa Ruggeri, Tina Rifici, Gina e Alessandra Cusmà Piccione, Barbara Matassa e Catena Passalacqua, che riconoscono nel teatro oltre l’aspetto didattico e culturale un valore terapeutico e formativo, poiché il bambino, attraverso la recitazione, ha avuto e avrà la possibilità di affermare gradatamente la propria personalità, di superare ansie e paure, di acquisire maggiore autostima e atteggiamenti positivi di collaborazione, disponibilità e condivisione.

I bambini inoltre, precisano le insegnanti, hanno la possibilità di ricercare, conoscere e non dimenticare i “prodotti” delle generazioni precedenti e del loro vissuto quotidiano attingendo a quei valori che la società di oggi ha bisogno di rispolverare. Le insegnanti, insieme al gruppo musicale “Il Meliuso”, che ha contribuito negli anni alla realizzazione del Progetto, sono orgogliose dei risultati raggiunti e sperano fortemente che “eventi” come questi non finiscano con la Scuola primaria, ma continuino, poiché costituiscono un momento di crescita per un’intera Comunità che ha un’identità culturale che non deve e non può essere dimenticata.



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