1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

SAN FRATELLO, ARRESTATE 5 PERSONE PER FURTO DI LEGNAME NEL “PARCO DEI NEBRODI”

San Fratello (ME), 9 giugno 2014 - Nei giorni scorsi, giungeva alla Stazione Carabinieri di San Fratello una telefonata, che segnalava la presenza di persone intente a caricare legname in una zona boschiva, ricadente all’interno del territorio del “Parco dei Nebrodi”. I militari, non escludendo che si trattasse di legname ricavato dal taglio abusivo di alberi di proprietà demaniale, per altro in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, attuavano un posto di controllo lungo la SS 289, tra i territori di San Fratello e Cesaro’, con la speranza di riuscire a fermare l’eventuale mezzo su cui poteva essere stato caricato detto legname.


Passato poco tempo dall’attuazione del dispositivo giungeva, con direzione Cesarò – San Fratello, un grosso autocarro su cui erano stati caricati circa 80/90 quintali di legname. Intimato l’alt al conducente, questi veniva identificato in Cardali Cirino classe ’83, residente in San Fratello il quale, a richiesta dei militari, riferiva che detto legname era stato estratto dal taglio di alberi in contrada Levanche, agro del comune di San Fratello, posto quasi al confine con il territorio di Cesarò. Poiché detta località ricade all’interno del territorio del “Parco dei Nebrodi” i militari, notato l’evidente imbarazzo del conducente, nella circostanza privo di qualsivoglia documento che attestasse la provenienza del carico, lo invitavano ad accompagnarli sul luogo ove era avvenuto il taglio degli alberi.

Giunti sul posto, sorprendevano quattro persone intente a caricare su un camion altro legname, con l’ausilio di una pala meccanica. Le stesse venivano identificate in Cardali Mario classe ’92, Cardali Filadelfio classe ’90, Lanuto Salvatore classe ’67 e Lanuto Luigi classe ’70. Tutti residenti in San Fratello.

Sul luogo veniva anche rinvenuta una catasta di 30 quintali circa di legname e due motoseghe, utilizzate per il taglio degli alberi di quell’area boschiva. Certi, a quel punto, che quelle fossero le persone segnalate con la telefonata, e visto la preoccupazione che calava sui loro volti, chiedevano in visione le autorizzazioni necessarie per poter procedere al taglio di alberi in quell’area. Compreso che a nulla sarebbe valso mentire, i presenti riferivano di non avere alcuna autorizzazione.
A quel punto, accertato che si era trattato di un taglio di alberi di proprietà demaniale, per altro ricadenti in area soggetta a vincolo, in assenza delle necessarie autorizzazioni, i militari procedevano all’arresto dei cinque, per furto aggravato in concorso.
Nella circostanza, oltre ai mezzi utilizzati per l’illecita attività, veniva sequestrato tutto il legname già pronto per il trasporto, per un peso complessivo di circa 120 quintali.

Il taglio indiscriminato di alberi, purtroppo abbastanza frequente in quelle aree boschive così vaste e rigogliose, provoca ingenti danni non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto all’ambiente. Un ambiente, quello del “Parco dei Nebrodi”, con un ecosistema straordinario che occorre in ogni modo preservare, anche da coloro che, talvolta inconsapevolmente, rischiano di pregiudicarne in maniera irreversibile l’equilibrio.
I quattro, così come disposto dall’A.G. di Patti, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

Commenti