Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

MILAZZO: IL 2050° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA NAVALE, 2 GIORNI DI MANI-FESTAZIONI

Conoscere le origini è importante per progettare in maniera consapevole il nostro futuro. E’ questa la motivazione che ha indotto l’Amministrazione comunale a commemorare d’intesa con la Marina Militare il 2050° anniversario della battaglia navale del Nauloco – Milazzo avvenuta il 3 settembre del 36 a.C. Un evento che ha poi permesso al Municipio mamertino di fregiarsi dell'Aquila imperiale romana con il motto "Aquila mari imposita Sexto Pompeo Superato"

Milazzo, 28/8/2014 - Due giorni di manifestazioni che si apriranno martedì 2 settembre alle 20,30 nell’Atrio del Carmine con la proiezione del film documentario di Alberto Angela “La nascita di un impero”, cui seguirà alle 22 “Il racconto della battaglia navale tra Cesa Ottaviano e Sesto Pompeo” a cura dello scrittore milazzese Filippo Lo Schiavo. Mercoledì 3 invece alle 18 avverrà la deposizione di una corona di alloro nelle acque prospicienti la marina Garibaldi in ricordo della battaglia e alle 19,30 la scopertura di una lapide commemorativa sulla facciata del palazzo municipale. Alle 20 invece nell’aula consiliare conferenza del prof. Antonino Pinzone, responsabile scientifico del dipartimento scienze dell’Antichità della facoltà di Lettere dell’Università di Messina sui “perché di una battaglia decisi-va per le sorti di Cesare Ottaviano”.

Un viaggio a ritroso dunque nel tempo per rievocare una delle battaglie più sanguinose che hanno interessato i nostri mari. Da un lato la flotta di Ottaviano al comando di Vipsanio Agrippa alle isole Eolie, dall’altro quella di Sesto Pompeo che occupava la costa siciliana nel tratto compreso fra Capo Tindari e il Peloro con Milazzo in mezzo. Ottaviano per assalire Pompeo deve prima prendere le tre roccaforti oltre Taormina. La battaglia vede soccombere Pompeo che, con quel che gli resta della flotta, ripara nel Nauloco nei pressi di Milazzo. Agrippa, approfittando dello sbandamento dell'av-versario, sbarca rapidamente a Tindari e ne fa il proprio caposaldo in terraferma. Pompeo abbandona Milazzo rifugiandosi presso il Peloro e propone a Ottaviano di risolvere la situazione con una battaglia navale, ritenendo la propria flotta superiore a quella dell’avversario. Nel settembre del 36 a.C. Ottaviano attacca di nuovo Sesto Pompeo. Le due flotte entrambe composte da 300 navi, tutte dotate di artiglieria si incontrano tra il promontorio di Milazzo e il Nauloco, presso il quale era ancorata l’armata di Pompeo. Dopo una lotta lunga e sanguinosa Ottaviano riesce a sconfiggere il nemico.

“Pagine di storia che non possono essere dimenticate come oggi purtroppo facilmente avviene – spiega il sindaco Carmelo Pino – e per questo 2050 anniversario abbiamo deciso di mettere in evi-denza l’importanza di quell’avvenimento. Quella battaglia, anche per l’apporto che fu dato dalla popolazione trasformò la nostra città in una importante base navale tanto che l’Imperatore romano concesse il riconoscimento con l’Aquila ed il motto che tutti conosciamo. Tramandare i valori e le tradizioni è fondamentale per comprendere le radici della nostra città, un’autentica finestra sulla storia, con una forte e millenaria identità che va gelosamente custodita”.

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