Risolvere la grave crisi istituzionale che sta attraversando la Regione Siciliana. Anci Sicilia, con una nota inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Governo nazionale denuncia "la gravissima crisi democratica, economica e finanziaria della istituzione regionale, che richiama ormai le responsabilità dei più alti livelli di Rappresentanza e garanzia istituzionale (dal Quirinale a Palazzo Chigi, da Montecitorio a Palazzo Madama sino al Commissario dello Stato"
Palermo, 06/09/2014 - L’Ufficio di Presidenza dell’Anci Sicilia:“Si chiude la stagione in cui i comuni hanno tentato di instaurare un dialogo. Inizia adesso la mobilitazione del territorio come risposta all’insensibilità dimostrata alle proposte avanzate dagli enti locali”. Si chiude la stagione in cui i comuni hanno tentato di instaurare un dialogo con le istituzioni regionali e inizia una mobilitazione del territorio che partirà il prossimo 16 settembre durante il Consiglio regionale e continuerà con l’Assemblea prevista per il 6 ottobre.
Questa la decisione presa questa mattina dall’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia che ha, inoltre, sottolineato: “L’assemblea del 6 ottobre fa seguito a quella svoltasi lo scorso 5 maggio che ha registrato l’assoluta insensibilità del governo regionale rispetto alle esigenze dei comuni”.
L’Ufficio di Presidenza ha, inoltre, deliberato di chiedere l’immediata convocazione della Conferenza Regione-Autonomie locali e di interrompere le relazioni istituzionali finché la Regione non provveda all’assegnazione delle risorse ai comuni.
“Il Governo Crocetta – spiega il Presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando – si e’ mosso in “discontinuità annunciata e continuità praticata” con le precedenti esperienze e non ha invertito la tendenza al dissesto.
Si e’ così prodotto l’effetto di disintegrare il sistema politico e istituzionale siciliano”.
“Nell’ultimo anno , – aggiunge Orlando – tre rimpasti di governo e altrettante disastrose leggi finanziarie con altrettante leggi di antidemocratico “accanimento commissariale”nella gestione delle Province hanno monopolizzato e mortificato il lavoro del Parlamento Siciliano, hanno messo in ginocchio le amministrazioni comunali, ultimo presidio di rappresentanza democratica, e hanno compromesso non solo lo sviluppo produttivo e occupazionale ma anche lo stesso svolgimento di essenziali funzioni pubbliche nel settore dei servizi sociali e nel sistema idrico e dei rifiuti, ostaggio di interessi monopolisti e speculativi”.
E’ davanti agli occhi di tutti – conclude il Presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – la gravissima crisi democratica, economica e finanziaria della istituzione regionale, che richiama ormai le responsabilità dei più alti livelli di Rappresentanza e garanzia istituzionale (dal Quirinale a Palazzo Chigi, da Montecitorio a Palazzo Madama sino al Commissario dello Stato). L’Ufficio di presidenza AnciSicilia ha deciso, quindi, di inviare ai predetti vertici istituzionali una nota di forte preoccupazione e richiesta di intervento nell’ambito delle rispettive competenze.
L’Anci Sicilia sollecita, in una nota inviata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Patrizia Valenti, l’erogazione dei trasferimenti previsti dall’articolo 6 (assegnazioni finanziarie dei Comuni) e dall’articolo 30 (personale precario) della L. R. 28 gennaio 2014 n. 5.
“A causa della mancata determinazione ed erogazione di risorse regionali loro destinate, infatti – ha dichiarato Leoluca Orlando, Presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – numerosi Comuni si trovano da un canto nell’impossibilità di approvare i bilanci di previsione e dall’altro in una situazione di grave crisi di liquidità, che in alcuni casi ha già prodotto l’esaurimento dell’anticipazione di tesoreria”.
“La drammatica crisi finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani – continua Orlando – interferisce negativamente sull’azione amministrativa con conseguente grave disagio per i cittadini”
“Pertanto – conclude il Presidente Anci Sicilia – nelle more della definizione delle procedure per il riparto dei fondi, è indispensabile che il Governo regionale proceda, in tempi brevissimi, ad un’ulteriore anticipazione sulle assegnazioni destinate ai Comuni .”
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