Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ANCI SICILIA: “IL GOVERNO CROCETTA NON HA INVERTITO LA TENDENZA AL DISSESTO”

Risolvere la grave crisi istituzionale che sta attraversando la Regione Siciliana. Anci Sicilia, con una nota inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Governo nazionale denuncia "la gravissima crisi democratica, economica e finanziaria della istituzione regionale, che richiama ormai le responsabilità dei più alti livelli di Rappresentanza e garanzia istituzionale (dal Quirinale a Palazzo Chigi, da Montecitorio a Palazzo Madama sino al Commissario dello Stato"
Palermo, 06/09/2014 - L’Ufficio di Presidenza dell’Anci Sicilia:“Si chiude la stagione in cui i comuni hanno tentato di instaurare un dialogo. Inizia adesso la mobilitazione del territorio come risposta all’insensibilità dimostrata alle proposte avanzate dagli enti locali”. Si chiude la stagione in cui i comuni hanno tentato di instaurare un dialogo con le istituzioni regionali e inizia una mobilitazione del territorio che partirà il prossimo 16 settembre durante il Consiglio regionale e continuerà con l’Assemblea prevista per il 6 ottobre.

Questa la decisione presa questa mattina dall’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia che ha, inoltre, sottolineato: “L’assemblea del 6 ottobre fa seguito a quella svoltasi lo scorso 5 maggio che ha registrato l’assoluta insensibilità del governo regionale rispetto alle esigenze dei comuni”.
L’Ufficio di Presidenza ha, inoltre, deliberato di chiedere l’immediata convocazione della Conferenza Regione-Autonomie locali e di interrompere le relazioni istituzionali finché la Regione non provveda all’assegnazione delle risorse ai comuni.

“Il Governo Crocetta – spiega il Presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando – si e’ mosso in “discontinuità annunciata e continuità praticata” con le precedenti esperienze e non ha invertito la tendenza al dissesto.

Si e’ così prodotto l’effetto di disintegrare il sistema politico e istituzionale siciliano”.
“Nell’ultimo anno , – aggiunge Orlando – tre rimpasti di governo e altrettante disastrose leggi finanziarie con altrettante leggi di antidemocratico “accanimento commissariale”nella gestione delle Province hanno monopolizzato e mortificato il lavoro del Parlamento Siciliano, hanno messo in ginocchio le amministrazioni comunali, ultimo presidio di rappresentanza democratica, e hanno compromesso non solo lo sviluppo produttivo e occupazionale ma anche lo stesso svolgimento di essenziali funzioni pubbliche nel settore dei servizi sociali e nel sistema idrico e dei rifiuti, ostaggio di interessi monopolisti e speculativi”.

E’ davanti agli occhi di tutti – conclude il Presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – la gravissima crisi democratica, economica e finanziaria della istituzione regionale, che richiama ormai le responsabilità dei più alti livelli di Rappresentanza e garanzia istituzionale (dal Quirinale a Palazzo Chigi, da Montecitorio a Palazzo Madama sino al Commissario dello Stato). L’Ufficio di presidenza AnciSicilia ha deciso, quindi, di inviare ai predetti vertici istituzionali una nota di forte preoccupazione e richiesta di intervento nell’ambito delle rispettive competenze.

L’Anci Sicilia sollecita, in una nota inviata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Patrizia Valenti, l’erogazione dei trasferimenti previsti dall’articolo 6 (assegnazioni finanziarie dei Comuni) e dall’articolo 30 (personale precario) della L. R. 28 gennaio 2014 n. 5.
“A causa della mancata determinazione ed erogazione di risorse regionali loro destinate, infatti – ha dichiarato Leoluca Orlando, Presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – numerosi Comuni si trovano da un canto nell’impossibilità di approvare i bilanci di previsione e dall’altro in una situazione di grave crisi di liquidità, che in alcuni casi ha già prodotto l’esaurimento dell’anticipazione di tesoreria”.
“La drammatica crisi finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani – continua Orlando – interferisce negativamente sull’azione amministrativa con conseguente grave disagio per i cittadini”
“Pertanto – conclude il Presidente Anci Sicilia – nelle more della definizione delle procedure per il riparto dei fondi, è indispensabile che il Governo regionale proceda, in tempi brevissimi, ad un’ulteriore anticipazione sulle assegnazioni destinate ai Comuni .”

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