Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

COCAINA IN AUTO, IMPRENDITORE SCICCHIGNO CON 6 KG. SOTTO IL SEDILE ARRESTATO A MESSINA

L'imprenditore arrestato è Scicchigno Gaetano, incensurato. E' stato fermato alla guida di un’auto noleggiata a Palermo. I poliziotti erano impegnati in controlli sul Viale della Libertà, nei pressi della Fiera Campionaria
Messina, 23/09/2014 - Un imprenditore palermitano, Scicchigno Gaetano, classe ’56, è stato arrestato ieri dagli agenti delle Volanti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, incensurato, viaggiava alla guida di un’auto noleggiata a Palermo quando è stato fermato dai poliziotti impegnati nel controllo del territorio sul Viale della Libertà, nei pressi della Fiera Campionaria. Mezzo in regola con il Codice della Strada, nessuna segnalazione emersa al controllo in banca dati, solo un evidente nervosismo che non è sfuggito agli agenti e che li ha spinti ad un’ispezione più approfondita del mezzo. L’intuizione dei poliziotti si è rivelata fondata quando cinque panetti sono sbucati fuori da sotto il sedile posteriore, ben nascosti ed incelofanati. Il successivo esame narcotest ha confermato che si trattava di droga e più precisamente di circa 6 kg di cocaina con un potenziale valore sul mercato di circa mezzo milione di euro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il palermitano è stato trasferito presso la locale casa circondariale.

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