
Messina, 16 settembre 2014 – Mille parti l’anno, 32mila accessi al pronto soccorso generale, 5mila al pronto soccorso pediatrico e 4mila al pronto soccorso ostetrico. Sono solo alcuni dei numeri dell’attività dell’Ospedale Piemonte.
#SalviamoIlPiemonte è il titolo dell’assemblea cittadina che la Cisl e la Uil, con le Federazioni della Funzione Pubblica, dei Medici e dei Pensionati, hanno promosso a tutela dell’Ospedale che “con 104 anni di storia è stato sempre al servizio dei messinesi. Perché il Piemonte non è solo un ospedale, ma è un simbolo di rinascita, è la storia di Messina”.
L’Ospedale Piemonte non si tocca continuano a ripetere i sindacati che per domani, 17 settembre, alle ore 9.45, hanno indetto una conferenza stampa presso la sede della Cisl Messina (Salone I piano) per illustrare ai media i temi e i termini della protesta.
Parteciperanno i segretari generali della Cisl e della Uil, Tonino Genovese e Carmelo Catania e i segretari generali delle Federazioni del Pubblico Impiego, dei Medici e dei Pensionati.
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“Con l’edilizia pubblica ferma da tempo, se si bloccasse anche quella privata sarebbe una mannaia per il settore dell’edilizia messinese”. Giuseppe Famiano, segretario generale della Filca Cisl di Messina, segue con interesse le notizie diffuse oggi in conferenza stampa dal gruppo consiliare dell’Udc sulla necessità di VIA per le aree della Zps e dei fabbricati abusivi oggetto di sanatoria edilizia.
“Il problema principale – sottolinea Famiano – è quello della Zona a protezione speciale, perché significherebbe bloccare l’eventuale realizzazione o ristrutturazione di palazzi, case alberghi, costruzioni rurali. Con un effetto pesante e grave sull’occupazione dei lavoratori edili, già penalizzati dalla crisi persistente del settore”.
Famiano,però, non si ferma al grido d’allarme. “Chiediamo – sollecita – che immediatamente il sindaco e l’assessore al ramo chiariscano i contorni della vicenda e diano risposte certe e senza possibilità di interpretazione ai lavoratori edili”.
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