Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

CROCETTA: NON PASSA LA MOZIONE DI SFIDUCIA ALL'ARS DEL M5S E CENTRODESTRA

Palermo, 31/10/2014 - Non passa all'Assemblea Regionale Siciliana la mozione di sfiducia al Governatore Rosario Crocetta presentata dal Movimento 5 Stelle e dal Centrodestra. Con 37 voti a favore della della mozione di sfiducia e 44 contrari l'Ars ha respinto la mozione unificata di Centrodestra e Movimento5Stelle.  La mozione unificata è stata bocciata col voto nominale: 3 i voti che sono mancati alle opposizioni rispetto alle 40 firme raccolte al momento della presentazione dell'atto con cui veniva proposta la sfiducia la presidente Crocetta: sono risultati assenti i consiglieri regionali Vincenzo Fontana (Ncd) e 2 deputati Mpa-Pds, Pino Fderico e Dino Fiorenza; 6 i parlamentari della maggioranza non presenti in aula al momento della votazione.

“Finalmente la mozione di sfiducia a Crocetta arriva in Aula”, avevano affermato i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars esprimendo soddisfazione per la calendarizzazione dell’atto anti-Crocetta, “nonostante la reazione del sistema, che ha cercato in tutti i modi finora di procrastinare la votazione”.

“Si avvicina finalmente – avevano detto i deputati Siragusa e Zafarana – il momento della verità. Vogliamo proprio vedere chi sarà conseguente con le dichiarazioni fatte finora e chi, invece, ha barato con dichiarazioni di facciata, solo per alzare il prezzo della contropartita politica”.
I deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, del resto, erano stati decisamente critici sul nuovo esecutivo messo in piedi dal Governatore siciliano. “Se questo è il governo che doveva evitare il naufragio, possiamo già cominciare ad indossare il salvagente”.

Valentina Zafarana, capogruppo M5S all’Ars, e l’intero gruppo parlamentare, molto critici sul nuovo esecutivo, lo hanno definito “pieno di riciclati delle vecchie giunte e di sottogoverni e privo di quei nomi di spessore che ci vorrebbero per tirare la Sicilia fuori dalle secche”.

“E’ stato soltanto pagato dazio ai partiti – affermano i deputati del Movimento - per tenere un piedi un governo fallimentare ed alla canna del gas. Per carità, alcuni curricula sembrano pure migliori dei precedenti, ma non ci sembra di intravedere quei profili di altissimo spessore che possano giustificare il terzo rimpasto e l’eterno balletto che ha paralizzato l’assemblea praticamente da sempre. Anche perché – continuano i parlamentari – alcuni neo assessori hanno qualifiche non proprio compatibili con gli assessorati che dirigeranno”.Giampiero Trizzino

Le uniche note salienti dell’ultimo maquillage di giunta, per il M5S sono il tributo pagato a Confindustria con la conferma della Vancheri alle Attività produttive e il commissariamento di fatto della Regione con la nomina di Baccei all’Economia. Disastrosa per il Movimento è da considerarsi la continua alternanza di nomi in assessorati chiave per la Sicilia, come quello dell’Ambiente (quarta nomina) e dell’Agricoltura (terza).

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