Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

RACCUJA: L'ARMA DEI CARABINIERI RICORDA L'APPUNTATO GIORGIO SCIFO, MORTO 45 ANNI FA

 Sabato 4 ottobre l'Arma dei Carabinieri, nel bicentenario della sua fondazione, ha voluto ricordare l'appuntato Giorgio Scifo, servitore dello Stato, con una cerimonia che si è tenuta a Raccuja, dove il militare è sepolto
Raccuja (Me), 06/10/2014 - Alla cerimonia hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Stefano Spagnol; il comandante della compagnia carabinieri di Patti, capitano Lorenzo Buschittari; il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Antonio Di Fidio; rappresentanti dell'associazione nazionale carabinieri; il sindaco di Raccuja Cono Salpietro Damiano; l'amministrazione comunale; la comunità di Raccuja e i familiari di Scifo.
L'appuntato Giorgio Scifo, nato a Modica, in provincia di Ragusa, il 26 maggio 1925, arruolatosi giovanissimo nei carabinieri, nel 1954 prestava servizio a Raccuja, dove conobbe Aurelia Terranova, con la quale si è sposato il 10 dicembre del 1955 ed ha avuto tre figli Giuseppe, Carmela e Filippo. Trasferito in seguito presso altri comandi, nel 1969 comandava la stazione dei carabinieri di Breganze, in provincia di Vicenza.
In quel comune, nel pomeriggio del 19 settembre 1969, Scifo venne a sapere che uno squilibrato, Giovanni Lievore, si aggirava per le campagne con un fucile, calibro 16, sparando all'impazzata, dopo aver già ferito il padre; l'appuntato Scifo lo ha affrontato, ma purtroppo è stato colpito a morte. Il gesto, immediato, dell'appuntato è servito a risparmiare la vita di altre persone, perdendo però la sua.
Per questo eroico sacrificio venne insignito con la Medaglia d'oro al valor civile con la seguente motivazione: “Comandante interinale di una Stazione Carabinieri, essendo stato informato che un giovane si aggirava, sparando, nella campagna circostante, affrontava da solo, con alto senso del dovere ed ammirevole coraggio, lo squilibrato, che già aveva ferito il proprio padre, e veniva, a sua volta, colpito a morte. Col suo generoso sacrificio suscitava la commossa ammirazione dei cittadini. Breganze (VI), 19 settembre 1969”.
Il sindaco di Raccuja, Cono Salpietro Damiano, a conclusione della cerimonia, a nome dell'amministrazione comunale ha ringraziato l'Arma dei Carabinieri, presente a Raccuja con gli alti gradi della gerarchia, “per aver onorato la memoria dell'eroe Giorgio Scifo, concittadino acquisito, di cui quest'anno ricorrono 45 anni dalla morte”.

Inoltre, il primo cittadino ha consegnato alla vedova signora Aurelia Terranova una targa per ricordare, a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, affettuosamente l'appuntato Scifo, esprimere apprezzamento per il generoso sacrificio del militare ed esprimere vicinanza alla moglie e ai familiari.

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