Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

RAFFINERIA DI MILAZZO: “L’EUROPA SI FACCIA CARICO DI GESTIRE LA CRISI IN AREE AD ALTO RISCHIO, COME GELA, PRIOLO E MILAZZO”

Venerdì scorso è scoppiato un incendio nella raffineria di Milazzo. In Sicilia ci sono tre aree ad alto rischio industriale, dove si verificano più volte incidenti pericolosi. L’incendio della raffineria di Milazzo all’attenzione dell’Esecutivo d’Europa. Ignazio Corrao (M5S EU) a Stylianides “che faresti con una Fukushima europea?"
Bruxelles 1 Ottobre 2014 - L’incendio della raffineria di Milazzo (ME) giunge in queste ore all’attenzione dell’esecutivo d’Europa. Il parlamentare siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle in Parlamento Europeo ha posto precise domande al commissario designato su "Aiuti Umanitari e gestione delle crisi" Stylianides nel corso dell’hearing in Commissione Sviluppo a Bruxelles con chiaro riferimento a quanto accaduto in Sicilia nella raffineria di Milazzo partendo dall’esempio gestione crisi del disastro ambientale generato dalla piattaforma petrolifera Deep Water Orizon nel golfo del Messico e della recente catastrofe nucleare in Giappone.
“Due casi gravi - spiega l’europarlamentare - che hanno dimostrato come anche i Paesi tecnologicamente più attrezzati e forti economicamente possono essere capaci di gestire disastri, generalmente causati dall'ostinazione dell'uomo di mantenere modelli energetici non sostenibili. In Europa ci sono centrali nucleari ovunque, e quello successo in Giappone potrebbe succedere anche nel continente europeo”.

Corrao ha quindi chiesto al candidato Commissario Christos Stylianides se, in caso di catastrofe, saremo in grado di affrontarla e come. Il Commissario però ha mostrato non conoscenza degli avvenimenti di Milazzo.

“E’ necessario – ha aggiunto il deputato Cinquestelle - che l’Europa si faccia carico di programmi per gestire la crisi in aree ad alto rischio, come quelle siciliane di Gela, Priolo e Milazzo. In Sicilia ci sono tre aree ad alto rischio industriale, dove si verificano più volte incidenti pericolosi. Venerdì scorso è scoppiato un incendio nella raffineria di Milazzo e tutt’ora mentre stiamo parlando, una fitta nube di fumo, probabilmente tossica continua a diffondersi, e gli effetti di tale disastro si vedranno probabilmente tra medio e lungo termine quando le polveri avranno arrecato gravi danni alla salute degli abitanti e dell’ambiente. Per tutelare l’incolumità dei cittadini che vivono nelle vicinanze, ritiene opportuno che la gestione dei siti ad alto rischio industriale, passi alla gestione europea e non più nazionale e locale?”.

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