Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILAZZO AL VELENO: CADMIO, CROMO E NICKEL NELLE URINE DEI BAMBINI DELLA VALLE DEL MELA

 Cadmio, cromo, nickel. E anche un po’ di mercurio. SVeleni nelle urine dei bambini di Milazzo e della Valle del Mela (di Antonio Mazzeo)
Valle del Mela (Me), 31/10/2014 - Cadmio, cromo, nickel. E anche un po’ di mercurio. Sono i metalli pesanti che avvelenano le nuove generazioni di Milazzo e della Valle del Mela, area della provincia di Messina classificata “ad elevato rischio di crisi ambientale” per la presenza di un megapolo industriale con tanto di raffineria (dove la notte del 26 settembre si è sviluppato un devastante incendio in un deposito di carburante), centrale termoelettrica, cogeneratore, acciaieria e altri impianti tossici ed inquinanti. Due anni fa, uno screening eseguito sugli studenti delle scuole medie locali dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Messina diretto dal Prof. Francesco Squadrito, ha evidenziato la presenza nelle urine di alcuni metalli pesanti altamente tossici per la salute umana, classificati come distruttori endocrini dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il monitoraggio biologico ha riguardato 200 alunni di età compresa tra i 12 ed i 14 anni, nati e vissuti nei comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto. Per meglio comprendere il grado di esposizione agli inquinanti ambientali, il personale dell’Università ha eseguito il biomonitoraggio di un gruppo di studenti della stessa età residenti nel comune di Montalbano Elicona. “I programmi di biomonitoraggio risultano utili al fine di raccogliere indicazioni puntuali sull’effettivo grado di esposizione a sostanze di interesse tossicologico di gruppi di popolazione opportunamente scelti o di singoli individui”, spiega l’equipe del prof. Squadrito.
“Anziché limitarsi a valutare la parte di inquinante misurata nell’ambiente che potrebbe penetrare nell’organismo umano, si dosa direttamente l’inquinante o i suoi metaboliti nell’organismo stesso. Abbiamo effettuato tutta una serie di attività con i giovani studenti della Valle del Mela: visita medica; raccolta delle urine (la matrice più usata per valutare il grado di esposizione ambientale o professionale a sostanze inquinanti); prelievi ematici per il dosaggio dei metalli pesanti e degli ormoni tiroidei e sessuali; ecografia pelvica nei maschi e alle ovaie nelle femmine; ecografia tiroidea”. Arsenico, cadmio, cromo, mercurio, nickel e vanadio i pericolosi metalli ricercati nelle urine; il piombo nel sangue.

“Per quanto riguarda il cromo, purtroppo, dai risultati appaiono chiari i superamenti del valore di riferimento in quasi tutti i comuni”, denunciano i ricercatori del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Messina. “Le aree maggiormente esposte risultano essere, in ordine di grado, quelle di San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e Milazzo sebbene, per tutti i comuni monitorati, risultavano esserci in quantità variabile dei bambini che presentavano superamenti del valore limite, indicato per il cromo totale”. Mentre la quantità di cromo riscontrata nella popolazione di controllo di Montalbano Elicona si è attestata leggermente sotto il limite di legge fissato in 1,5 μg/l, il valore medio nei minori della Valle del Mela è stato di 2,1 μg/l, con punte massime di 5,1 tra gli alunni di San Filippo, 3,4 a Santa Lucia e 2,3 a Milazzo.

“Per il nickel, la media dei valori rilevata nei comuni monitorati non supera le concentrazioni indicate dal valore di riferimento di 3 μg/l ad eccezione di San Filippo del Mela (6 μg/l)”, aggiunge l’equipe. Sono stati comunque rilevati dei superamenti del valore soglia del nickel anche in alcuni preadolescenti residenti nei comuni di Milazzo e Santa Lucia. “Anche i risultati relativi al monitoraggio biologico del cadmio mostrano purtroppo superamenti per il valore limite di 0,5 μg/l, indifferentemente in tutti comuni della Valle del Mela. Come per i metalli precedenti discussi, anche in questo caso il numero di superamenti maggiori hanno riguardato San Filippo del Mela (1,3 μg/l), Santa Lucia del Mela (1,2 μg/l) e Milazzo (0,7 μg/l)”.  Migliore il quadro sanitario sul mercurio.

                                                                                 Antonio Mazzeo

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