La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

REITANO: SEQUESTRATA DOPO 20 ANNI UN'AREA DI 5.000 MQ. CON 2 MANUFATTI ABUSIVI

 Messina, 29 novembre 2014 - Il Distaccamento F.le di Mistretta ed il Nucleo Operativo Provinciale coordinati dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, in data 28.11.2014 in loc. Colonna del comune di Reitano (ME), hanno sottoposto a sequestro giudiziario un'area di circa 5.000 mq. appartenente al demanio fluviale del torrente S. Stefano di Camastra sulla quale insistono n.2 manufatti abusivi risalenti agli anni "90 realizzati "sembra" da C.S. e C.P. entrambi deceduti e sino ad oggi frequentati da C.G.

La circostanza è stata segnalata con esposto dell' Associazione "Albatros" di S. Stefano di Camastra, dalle indagini attivate è stato possibile accertare che lo stato di illegalità risale al 1991 e che nel 1998 il Sindaco del comune di Reitano con ordinanza sindacale "mai eseguita" ingiungeva la demolizione delle opere abusive.

Della fattispecie è stata informata la Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Patti per la
convalida del sequestro e per valutare la sussistenza dei presupposti giuridici per la demolizione
delle opere abusive.

L'attività di indagine prosegue per verificare la regolarità di un pozzo trivellato in esercizio,
nonché per accertare se quel sito costituisce base aziendale, considerato che in fase di sequestro
un equino di proprietà di C.G. si è spontaneamente introdotto nel manufatto utilizzato come
abituale ricovero.

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