Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

“UNA CITTÀ IN ARCHITETTURA. LE INCISIONI DI FRANCESCO SICURO” E LE PIAZZE “STORICHE” DI MESSINA

Mercoledì 12 novembre alle ore 18 al Feltrinelli Point Messina si presenterà “Una città in architettura. Le incisioni di Francesco Sicuro per Messina” (ed. Caracol). Insieme con l’autore, l’architetto Nicola Aricò, interverranno il prof. Federico Martino, il prof. Tommaso Manfredi e il dott. Luigi Giacobbe
Messina, 10/11/2014 - Tra il 1767 e il 1770 Francesco Sicuro rilevò le più importanti architetture pubbliche – laiche e religiose – e le piazze “storiche” di Messina, per riprodurle con tecnica incisoria. Fino a noi sono giunte ventuno piccole acqueforti e una incisione a bulino di grande formato. Un’altra non meno imponente incisione è andata dispersa, ma ci è nota attraverso la copia eseguita, circa un quindicennio dopo, da Jean-Pierre-Laurent Houel.

Fin dall’Ottocento, si è creduto che le singole stampe fossero fogli volanti. Questa edizione ne propone una lettura critica e ricostruisce il progetto editoriale che le aveva ispirate per destinarle a un Atlante volutamente inteso a contestare un disegno propagandistico avverso alla città. Le ventuno acqueforti formano infatti il visibile parlare di una guida alle avanguardie architettoniche e alle morfologie urbane, secondo un percorso tracciato da echi grafici interni alle stesse riproduzioni.

A concepire il racconto per immagini era stato l’erudito illuminista Andrea Gallo, che ne aveva pure finanziato la produzione, affidandola a Francesco Sicuro, ventenne nel 1767. Il giovane disegnatore non si limitò tuttavia a una pedissequa esecuzione, ma espresse opinioni divergenti da quelle dell’ideatore: di qui l’esito incompiuto dell’opera e il venir meno dell’originaria unitarietà del progetto editoriale.

Nicola Aricò, architetto, insegna Storia dell’Architettura e Storia della Città all’Università degli Studi di Messina. Della sua attività saggistica, si segnalano: Illimite Peloro. Interpretazioni del confine terracqueo (1999), In nova urbe Messane (2004), Libro di Architettura. Da L.B. Alberti ad anonimo gesuita siciliano del secolo XVI (2005), Rembrandt e il Duca. Lettura estetica del Teatro Marittimo di Messina (2007), Pedro Prado e la fondazione di Carlentini (2012), Architettura del tardo Rinascimento in Sicilia. Giovannangelo Montorsoli a Messina 1547-57 (2013).

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