Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

MESSINA: ESTORSIONI MAFIOSE A IMPRESE EDILI, IN CARCERE DUE PREGIUDICATI

Messina, Carabinieri del Nucleo Investigativo danno esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due pregiudicati messinesi
Messina, 9 dicembre 2014 - Nella mattinata odierna il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due pregiudicati messinesi accusati di gravi reati, commessi con l’aggravante del metodo mafioso, tra la fine del 2008 ed il 2009. LUCA’ Maurizio (classe 1971) e CELONA Stefano (classe 1974) sono considerati responsabili di alcune estorsioni e altri tentativi di estorsione commessi ai danni delle imprese edili che in quel periodo stavano eseguendo dei lavori appaltati dal Comune di Messina relativi al recupero del patrimonio edilizio delle abitazioni situate a Santa Lucia sopra Contesse, meglio conosciute come “Complesso Arcobaleno”, per un importo ammontante a 4.340.000,00 di Euro, oltre che per la costruzione del plesso scolastico dello stesso villaggio, per un importo di circa 1.300.000,00 Euro.

La volontà estorsiva ai danni degli imprenditori era stata palesata attraverso un grave atto intimidatorio, attuato mediante l’uso di un’arma da fuoco, nel furto, operato verosimilmente attraverso l’uso di una gru e di un mezzo pesante, di un prefabbricato in lamiera adibito ad ufficio e posto all’interno dell’area di cantiere opportunamente recintata e chiusa, oltre che attraverso l’incendio di un escavatore.

Il complesso delle indagini, inoltre, aveva permesso di accertare anche come LUCA’ fosse dedito allo spaccio di cocaina sul mercato cittadino.
I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso il carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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