Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CESARO’: SVOLTA NELLE INDAGINI PER L’OMICIDIO DI CONTI TAGUALI, 4 AVVISI DI GARANZIA


Giuseppe Conti Taguali Giuseppe, nato a Bronte, in provincia di Catania, ma residente a San Teodoro, macellaio e allevatore. Lo scorso 7 luglio a Cesarò, Conti Taguali rimase vittima di un agguato nel corso del quale venne attinto da colpi di fucile a pallettoni che lo ferivano mortalmente. Perquisizioni in diverse abitazioni di San Teodoro e Cesarò

02/01/2015 - I Carabinieri della Compagnia Santo Stefano di Camastra, alle prime luci dell’alba del 31 dicembre, hanno effettuato diverse perquisizioni in abitazioni dei Comuni di Cesarò e San Teodoro ai danni di locali pregiudicati. Il dispiegamento di militari dell’Arma - avviato alle prime luci e durato fino al tardo pomeriggio del 31 - è connesso all’ omicidio di Conti Taguali Giuseppe, nato a Bronte (CT), il 16.08.1960, residente a San Teodoro, macellaio ed allevatore, il quale, il 07 luglio u.s., a Cesarò, dopo una giornata trascorso nel proprio appezzamento di terreno, mentre si trovava alla guida della Fiat Punto intestata al figlio, in Contrada Pulcino, sulla SP. 167, fu vittima di un agguato nel corso del quale veniva attinto da colpi di fucile a pallettoni che lo ferivano mortalmente attingendolo agli arti ed al tronco.

In quell’occasione sul posto si erano portati il Magistrato della Procura della Repubblica di Catania e i carabinieri che effettuavano i rilievi ed avviavano immediate e meticolose indagini.
L’ impiego di 20 militari della Compagnia Carabinieri Stefanese ( fra personale in divisa ed in borghese) è stato orientato ad effettuare perquisizioni a carico di quattro pregiudicati: C. L., cl.1980, residente a Cesaro’ (ME), operatore ecologico; F. B. G., cl.1972, di San Teodoro (ME), allevatore; D.P.D., cl. 1975, di Cesaro’ (Me), bracciante agricolo e T. G. C. cl.1973, residente a San Teodoro, bracciante agricolo.

Le operazioni svolte dall’Arma in modo mirato e che hanno interessato i domicili(tutti ubicati nei due comuni), sono il portato di serrate indagini che nella delicata attività sono coordinati dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Natale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania . L’attività investigativa ha già determinato una svolta importante e ha prodotto la notifica di quattro avvisi di garanzia alle succitate persone del posto .

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