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Nebrodi e Dintorni
LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...
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…perché non provano a spiegare i Signori Presidenti la multa di 8 milioni di euro nel 2010 da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Messina (dietro denuncia sindacale) per l’abuso del ricorso al lavoro straordinario e supplementare (straordinario che il CAS ha pagato più del lavoro ordinario)?
…perché non provano a spiegare tutte le irregolarità a riguardo le assunzioni di personale, trasformazione di contratti part-time a tempo pieno, procedure di mobilità che, come hanno accertato gli Ispettori del Dipartimento della Funzione Pubblica sono in totale incoerenza con le norme che disciplinano il pubblico impiego (verbale Nicolaci del 10/02/2011)
…perché non provano a spiegare come l’amministrazione CAS per sopperire alla grave carenza di organico concorda in sede di conciliazione con il personale part-time l’aumento orario da 88/104 previsto dal contratto vigente (CCNL) a 144 ore mensili e di come, un Giudice del Tribunale del Lavoro, in una sentenza, viene a definire tale “accordo” un “negozio in frode alla legge”;
cosa fanno il Presidente del CAS, l’Assessore alle infrastrutture e mobilità e il Presidente della Regione Sicilia per ripristinare la legalità all’interno del Consorzio Autostrade Siciliane?
Assolutamente niente!
A queste e ad altre domande poste da un GIORNALISTA dovrebbero rispondere i Signori Presidenti in conferenza stampa, come ad altre domande sulle note criticità delle autostrade e il sistema di corruzione che, come dalle cronache regna sovrana nell’Ente.
cordiali saluti.