Ponte sullo Stretto, Meloni: "L’ennesimo atto di invasione sulle scelte del Governo e del Parlamento"

La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto. Lo si legge in una nota. "Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni". Dichiarazione del Presidente Meloni   29 Ottobre 2025 - "La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti volumin...

GIACOMO RONDINELLA, È MORTO IL PIÙ ‘MESSINESE’ CANTANTE NAPOLETANO DEGLI ANNI 50

E' morto Giacomo Rondinella il primo cantante ad avere inciso 'Malafemmena' di Totò nel 1951. Giacomo Rondinella è morto oggi a Roma a 91 anni, era nato a Messina il 30 agosto 1923 da Ciccillo Rondinella e Maria Sportelli, ambedue cantanti e attori del genere napoletano melodico, speranzosi che il figlio non facesse la loro strada. Studiò così per conseguire il diploma di capitano di lungo corso

26/02/2015 - Giacomo Rondinella, il più 'messinese' dei cantanti napoletani degli anni 40 - 50 era nato a Messina il 30 agosto 1923, da Ciccillo Rondinella e Maria Sportelli, ambedue cantanti e attori del genere napoletano melodico. Speranzosi che il figlio non facesse la loro strada lo iscrissero all'Accademia d'Arte Navale di Napoli per fargli conseguire il diploma di capitano di lungo corso. Arruolatosi nel Reggimento "San Marco", dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Giacono Rondinella lascia la divisa per dedicarsi al pugilato ma con risultati tutt'altro che entusiasmanti.

Risulta invece vincitore ad un concorso di Voci Nuove indetto da Radio Napoli nel 1944 ed ha inizio la sua carriera di cantante melodico-sentimentale, che in poco tempo fa di lui una star della canzone napoletana. Munasterio 'e Santa Chiara, Malafemmena, Passione, Santa Lucia Luntana, Core 'ngrato; con registi come Rossellini recita in Dov'è la libertà?, Violenza sul lago, o spettacoli teatrali trasposti sullo schermo come Carosello napoletano, nel 1950.

Buona parte del suo successo è dovuta anche a Totò, che lo ammirava e gli affidò molte delle sue canzoni, come la celebre Malafemmena, da Giacomo Rondinella lanciata nel 1951. A Rondinella va il merito di avere scoperto due attrici italiane: Virna Lisi e Marisa Allasio. Giacomo ha vissuto per molti anni a Toronto, dove ha gestito un teatro di rivista, e si è ritirato dalle scene (salvo per la partecipazione al festival musicale in memoria di Enrico Caruso). Rimasto vedovo nel 2013 si è ritirato in una casa di campagna a Fonte Nuova, piccolo comune della provincia di Roma dov'è morto oggi, 26 febbraio 2015, all'età di 91 anni.

"Conobbi Totó mentre seguivo all'Accademia d'Arte Navale di Napoli gli studi per divenire capitano di lungo corso. Totó aveva accettato di partecipare ad uno spettacolo di beneficenza organizzato dall'Accademia in favore dei marittimi bisognosi. Con l'autorizzazione dei miei superiori, che conoscevano la mia passione per il canto, vi partecipai anch'io. Totó, dopo avermi ascoltato cantare, volle conoscermi e mi disse: "Cadetto, se un giorno decidessi di lasciare il mare, fammelo sapere........ e statte bbuono."

"Un anno dopo facevo già parte della sua compagnia di rivista. Rimasi con lui per oltre cinque anni e, fra un viaggio e l'altro e negli intervalli dei doppi spettacoli, ho visto nascere molte delle poesie che piú tardi egli raccolse nei libro " 'A livella ". A Totó devo anche la mia carriera di attore. "Tieni 'a stoffa" mi diceva, e mi incoraggiò a studiare recitazione, cosa che mi permise qualche anno dopo di far parte delle compagnie di Eduardo e Peppino De Filippo e di interpretare una cinquantina di film tra i quali "Carosello napoletano" di Ettore Giannini. Ed é proprio come attore che ho avuto modo di "dire" in pubblico le poesie di Totó, accolte sempre con affettuoso calore."

"Tuttavia proprio quando presentavo " 'A livella", questa amara, triste e lunghissima poesia che ha dato il titolo alla sua raccolta, poi accorgevo che a volte, il pubblico si distraeva, si perdeva. Ho provato a musicarla, ed é stata impresa né breve , né facile; cantandola ho potuto però constatare che l'ascoltatore la seguiva sino in fondo senza neanche accorgersi che durava quasi otto minuti. E' stato codesto il punto di partenza di questo microsolco che, come il libro, ho voluto intitolare " 'A livella " in omaggio alla filosofia semplice, umanissima e tutta partenopea di Totó."

"Le dodici liriche da me musicate e cantate costituiscono un po' il compendio di tale filosofia e, nell'alternarsi di momenti di gioia e di malinconia, sono tutte accomunate da un profondo amore per la vita. Totó fu anche autore di canzoni - chi non ricorda la sua "Malafemmena" - e sono certo che non gli sarebbe dispiaciuto di veder musicate le sue poesie. Io mi son permesso di farlo cercando di interpretarne lo spirito, oltre che rispettarne la lettera, e in nome di un'amicizia che fu lunga e sincera. E se poi questa mia per me piacevole fatica indurrà qualcuno a prendere in mano il suo libro per leggere o rileggere le altre non meno belle sue liriche, potrò dire di aver raggiunto il mio scopo", ha scritto Giacomo Rondinella sul sito http://www.antoniodecurtis.com.



Commenti