Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

IMU AGRICOLA, LEMBO: “INGIUSTA E SPREGEVOLE, SPECIE IN UN MOMENTO COSÌ DIFFICILE”

Oliveri, 12 febbraio 2015 - Il sottoscritto Sergio Lembo, in qualità di Assessore del Comune di Oliveri, rappresenta le considerazioni che seguono. Appare ingiusto e spregevole, specie in un momento così difficile, gravare su coltivatori diretti e imprenditori, con un’ulteriore imposta e di questa natura. Non credo che una manovra così assurda sia utile a incentivare sviluppo economico, occupazionale ed imprenditoriale per un settore già in crisi e verso il quale sono state incentrate importanti politiche comunitarie. Questa decisione graverà inevitabilmente sui bilanci di molti comuni che sono stati designati al ruolo di esattori dello Stato di un imposta che difficilmente sarà incassata, consacrando il dissesto finanziario per molti comuni.

Non si comprende quale sia il criterio che spinge un governo a tassare in modo iniquo gli agricoltori e allevatori di comuni montani e marini e se sia il caso di modificare l’articolo 3 della nostra Costituzione nel seguente modo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e se vivono e investono in comuni marini”. Per quanto sopra, si ritiene auspicabile un forte intervento di tutta la deputazione regionale e nazionale, volto ad abolire un provvedimento che si candida a diventare il più devastante della storia per la nostra economia.
In attesa di riscontro, è gradita l’occasione per porgere deferenti ossequi.

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