Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MONTANTE, ‘TAVOLO IMPRESE’: “GRAZIE A LUI E A LO BELLO LE IMPRESE SICILIANE HANNO AVUTO LA FORZA DI RIBELLARSI ALLA MAFIA”


Palermo, 9 febbraio 2015 - Antonello Montante,  presidente di Confindustria Sicilia e presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, sotto inchiesta per mafia da parte della Procura di Caltanissetta, secondo una indiscrezione pubblicata stamane dal quotidiano La Repubblica. Montante, che è pure delegato per la Legalità di Confindustria, secondo le dichiarazioni di alcuni pentiti come scrive La Repubblica sarebbe anche al centro di un'inchiesta a Catania in seguito ad una denuncia. Assieme ad Ivan Lo Bello, Antonello Montante è stato tra gli artefici del codice etico e della svolta anti racket di Confindustria è stato designato componente dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati, su proposta del ministero dell'Interno.

“Siamo vicini al presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, al quale rinnoviamo la nostra stima e la nostra fiducia”. A dichiararlo è Filippo Ribisi, coordinatore del ‘Tavolo Permanente Regionale per la Crescita e lo Sviluppo’ composto dalle associazioni di categoria Agci, Claai, Cna, Casartigiani, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti e Confcommercio. “È bene ricordare – prosegue Ribisi – che è proprio grazie alla Confindustria di Montante e Lo Bello se le imprese siciliane hanno rialzato la testa e hanno avuto la forza di ribellarsi al giogo della mafia. Ma in quest’Isola chi colpisce interessi economico-mafiosi finisce, spesso, per attirare ritorsioni e vendette. Grazie soprattutto all’impegno di Montante e alla sua azione ultradecennale, tutte le imprese sane oggi hanno la possibilità di vivere di libero mercato. Per questo invitiamo Montante a continuare nel suo lavoro, con l’impegno di sempre”.

Antonello Montante è stato confermato alla guida di Confindustria in Sicilia per il prossimo biennio. Lo ha deliberato, all’unanimità, la Giunta che si è riunita a Palermo. Confermati anche i quattro vicepresidenti: Giuseppe Catanzaro; Domenico Bonaccorsi di Reburdone; Ivo Blandina; e Antonino Salerno, che mantiene anche l’incarico di Tesoriere.

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in una intervista all'ANSA si è detto "sorpreso dalle anticipazioni a mezzo stampa che riguardano Antonello Montante, un imprenditore che ha deciso da tempo di schierarsi nella lotta contro la mafia rischiando in prima persona. La magistratura, la sola fonte a cui spetta di informare delle indagini in corso, si pronunci al più presto sull'effettivo stato dei fatti", ha detto Squinzi.

Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia e responsabile nazionale Legalità, nominato all'Agenzia dei beni confiscati, simbolo della "rivolta antimafia" delle imprese in Sicilia, che le testimonianze di alcuni pentiti rese alle procure di Caltanissetta e Catania  su rapporti con la criminalità organizzata (alcune foto lo ritrarrebbero assieme a figli di boss, suoi compagni di classe), si difende: "E' una campagna di delegittimazione".

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