Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TSIPRAS E L’EURO, LA PROPAGANDA È COMINCIATA MA È SOLO UN ‘CUCCI-CUCCI’

01/02/2015 – Cucci-cucci. Dopo la schiacciante vittoria in Grecia di Alexis Tsipras, improvvisamente crescono tutte cose: crescono i posti di lavoro in Italia, cresce il PIL potenziale per gli anni 2015 (2.1%) e 2016 (2.5%), cresce l’export e diminuisce il super-euro.
Il prof. Mario Baldassarri, presidente di Economia Reale si augura che l’euro possa affiancare il dollaro nel rapporto uno a uno, ritenendo che non all’euro va assegnata la responsabilità della crisi ma al super-euro.

Intanto la stampa eurocentrica è già in azione per 'propagandare' che Tsipras ha assolutamente intenzione di onorare (che brutto termine, se pecunia non olet) gli impegni con Bce e Fmi. Ma la verità è che pure la Spagna scende in piazza. Il risultato ottenuto in Grecia da Alexis Tsipras fa vacillare l’arroganza del sistema eurocentrico e "el pueblo unido jamás será vencido" torna a gridare il proprio slogan a migliaia, in piazza a Madrid, alla "Marcia per il cambiamento".

Podemos, il partito spagnolo anti-austerità, dopo la vittoria elettorale di Syriza, partito greco alleato, dirimpetto al Municipio di Madrid ripropone la dura protesta degli "Indignados" del 2011. Perché il “cambiamento è adesso" e sognare un Paese migliore e una vita possibile, a pochi giorni dalla commemorazione della Shoah, è giusto, legittimo e possibile: Podemos,.

Basta Shoah, basta razze superiori, credute(si) tali perché più potenti, iper-vedenti. Basta soccombere all’euro delle banche, non in quanto moneta unica, non in quanto Europa unita (cose che potrebbero portare positività e benessere), ma in quanto progetto bancario speculativo, del tutto distante dalla gente, da chi lavora.

“ Podemos” pure noi in Italia. Il trionfo greco di Tsipras viene già propagandato come un fuoco di paglia, come un tradimento da parte dello stesso Tsipras, ma si sa che non è così, non sarà così. A venire cucci-cucci ora sono i 'padroni del pastificio', troppo abituati a fare i loro giochi.

Probabilmente l’Europa continuerà ad esistere. E pure l’euro. Ma dovranno venire a patti: le banche, gli iper-vedenti, gli ipovedenti e chi lavora per vivere.

Sta per aprirsi una nuova era di cambiamento politico in Spagna, in Grecia e in Italia? Noi ci speriamo.

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