Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

MILAZZO, AL TRIFILETTI LO SPETTACOLO DI EMAUELE PUGLIA “SI CHIAMAVA GESÙ, VENUTO DA MOLTO LONTANO”

Milazzo (Me), 28/03/2015 - "Si chiamava Gesù, venuto da molto lontano", questo il titolo dello spettacolo ideato e scritto da Emanuele Puglia che andrà in scena domenica 29 marzo alle 18,30 al Teatro Trifiletti di Milazzo, nell'ambito della rassegna QuiNteatro organizzata dall'Associazione teatrale Le Alte Terre di Mezzo e diretta da Giuseppe Pollicina. I brani, tratti da “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè, sono liberamente ispirati al “Gesù Figlio dell'Uomo” di Kahil Gibran. La regia è dello stesso Emanuele Puglia, con in scena Carmela Buffa e Emanuele Puglia. Le musiche sono di Fabrizio De Andrè, arrangiate e rielaborate da Gianluca Cucchiara (per la parte vocale, eseguite dal vivo), mentre le scene e i costumi sono di Giuseppe Andolfo.

La Storia delle Storie incontra la musica immortale di Fabrizio De Andrè; da una parte, il concept-album “storico” di un grande musicista, dall'altra, una raccolta di poesie/monologhi danno vita ad una fusione e creano un “oratorio” di grande suggestione e intensità emotiva. I tanti personaggi si avvicendano, interpretati dai soli due attori in scena coadiuvati dal sapiente ed elegante gioco dei costumi curato, insieme all’impianto scenico, da Giuseppe Andolfo e al raffinato disegno luminoso di Riccardo Nicoloso.

La trama ruota attorno ai personaggi storicamente accertati (Pilato, Caifa, il sommo sacerdote Anna) o appartenenti alla tradizione religiosa (Giuseppe, Maria, Barabba, Simone di Cirene, il ladrone, Giuda) ma anche a quelli di pura fantasia dell’autore (Nathaele, un giovane coetaneo di Maria infante, Susannah, un’amica di Maria sin dall’adolescenza, Aisha, la madre di uno dei bambini soppressi nella strage di Erode) che evocano, senza che Questi appaia mai, Gesù, con parole che mai si leggeranno nelle “liturgie ufficiali”!
Figura centrale della piéce risulta Maria la cui vita viene seguita, attraverso il racconto, da prima della sua nascita a dopo la morte del figlio assecondando la linea narrativa tracciata da De Andrè.

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