Palermo, 25/03/2015 - "L' abolizione della figura del segretario comunale e' un delitto. Spero che il governo Renzi prima e il parlamento nazionale dopo, vogliano ripensarci visto che ormai costituisce l' ultima figura di garanzia sulla legittimità degli atti amministrativi". Lo ha affermato il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci intervenendo a Roma, in presenza del Capo dello Stato, ad un convegno sulla lotta alla mafia in ambito nazionale, regionale e locale, su iniziativa della commissione Antimafia nazionale. Della delegazione siciliana hanno fatto parte anche i vice presidenti Toto Cordaro e Gianluca Miccichè e il segretario Giorgio Ciaccio.
Musumeci, primo firmatario di una mozione approvata all'unanimità nei giorni scorsi dall'Ars - ha ribadito: "dopo l'abolizione dei Coreco, di fatto la politica ha delegato alla magistratura amministrativa contabile e penale il controllo sulla propria attività negli enti locali. Questo non può avvenire, non si può affidare alla giustizia il ruolo ordinario del controllo preventivo degli atti. Occorre mantenere e valorizzare la figura del segretario, come unico presidio di legalità nei comuni". E' intervenuto poi sull' inefficacia della legge che regola lo scioglimento dei comuni per mafia e sulla gestione dei beni confiscati, esortando l' Antimafia nazionale a sollecitare l' esame del ddl di modifica che giace nella commissione affari costituzionali.
Il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci si recherà domani mattina alle 10 presso il comune di Corleone (Pa) per incontrare il sindaco Lea Savona, impegnata da tempo in progetti di legalità sul territorio. Musumeci si recherà subito dopo a Chiusa Sclafani dove sarà ospite dell'istituto comprensivo Reina. Interverrà in presenza degli alunni delle scuole medie e delle quinte classi elementari nell'ambito del progetto "Un'ora di legalita".
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"Il governo regionale provveda con urgenza affinchè i lavoratori con contratto a tempo determinato provenienti dal bacino Lsu/Asu dell'Ipab Santa Maria di Gesù di Caltagirone, vengano subito collocati presso altri enti o amministrazioni regionali che abbiano sede nella stessa città". Lo chiede il deputato di Lista Musumeci Gino Ioppolo in un' interrogazione presentata all'Ars, lanciando l'allarme sulla drammatica situazione che riguarda cinque persone provenienti dal bacino dei precari rimasti inoccupati dopo la chiusura dell'Ipab Santa Maria di Gesù di Caltagirone ad opera del commissario liquidatore. "La stessa cosa accade - precisa Ioppolo - ai lavoratori inquadrati organicamente e a tempo indeterminato. Entrambe le categorie vivono l'impossibilità oggettiva, loro malgrado, di prestare servizio per motivi indipendenti dalla loro volontà e ne sono gravemente danneggiati anche sotto il profilo economico. E' urgente e indispensabile, come consente la legge, reinserire questi lavoratori in altre strutture".
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