Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SERVIZI SOCIALI, CISL FP: RISCRIVERE REGOLE NUOVE DI GARANZIA E TUTELA DI TUTTI I LAVORATORI

Messina, 10 marzo ’15 – “Al di là dei buoni propositi scopriamo in ogni occasione le lacune e il pressapochismo dell’Amministrazione comunale sul tema dei servizi sociali visto che non ha avuto la capacità di mettere ordine all’intero sistema”. L’analisi è del Coordinamento dei Servi Sociali della Cisl Funzione Pubblica di Messina che si è riunito alla presenza del segretario generale del Pubblico Impiego Calogero Emanuele. “Abbiamo assistito a un taglio della forza lavoro in tutti i settori – ricorda il coordinatore Saro Contestabile – ma si sono create solo aspettative e illusioni. Reali sono invece i tagli di risorse, la diminuzione della forza lavoro e l’eliminazione delle sostituzioni”. Il riferimento della Cisl è alla gestione degli asili che secondo il sindacato ha portato solo a guerre tra poveri operatori, alcuni costretti a rinunziare alle ore contrattuali per salvare parte degli occupati e altri invece a rimanere disoccupati.
“Ogni volta che bisogna procedere a un affidamento – aggiunge Calogero Emanuele – ci si esercita a inventare criteri, modalità e sistemi pur di poter assumere questo o quell’altro operatore che magari scopriamo di averne titolo rispetto ad altri che forse non hanno un ‘padrino’, perpetrando giorno dopo giorno ingiustizie e disparità di trattamento”.

Facendo riferimento all’accordo di luglio (“che per quanto ci riguarda è cessato”) sulla garanzia occupazionale dei lavoratori di Casa Serena, Emanuele ricorda come “in parte, abbia prodotto gli effetti sperati visto che i lavoratori di Casa Serena, grazie alla riqualificazione, oggi sono transitati nei servizi della 328. Il merito va a quei lavoratori che se pur professionalmente qualificati hanno avuto l’umiltà di accettare una sorta di declassamento pur di poter avere il posto assicurato diversamente da chi invece non ha dimostrato vero senso di attaccamento al lavoro e alla stabilità occupazionale. Oggi dobbiamo renderci conto, tutti, dall’Amministrazione alle Cooperative, dai sindacati ai lavoratori, che bisogna cambiare verso”.

Per la Cisl Fp c’è necessità di fare chiarezza e dare vita a un protocollo di legalità e trasparenza che stabilisca criteri inequivocabili rispetto al reclutamento ma, soprattutto, che sia mirato ad ampliare la platea occupazionale anche per quei lavoratori che negli anni si sono visti scippato il proprio posto di lavoro. Il sindacato rilancia la necessità di accelerare i tempi con cui l’Assessore Mantineo ha annunciato il riordino dell’intero sistema. “Non ci stanchiamo di dirlo – affermano i rappresentanti della Cisl Fp – la riorganizzazione dei servizi sociali non può essere pensata nelle segrete stanze. Multiservizi e non multiservizi, fondazione o non fondazione, consorzio di servizi e non consorzio di servizi, c’è fortemente bisogno di rivedere il sistema.”

“Oggi – conclude Emanuele - dobbiamo guardare ai nuovi bisogni della gente, alle nuove professioni e le cooperative e i gestori devono essere obbligati a dare servizi e non essere uno stipendificio con assunzioni che non fanno il bene dell’utenza, specie quando questa riguarda anziani, disabili, minori. Quanto deve durare questa telenovela? E’ una domanda che poniamo all’Assessore Mantineo aspettando una risposta pubblica e ufficiale”.

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