Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

CAPO D’ORLANDO, IL M5S BATTE I PUGNI A PALERMO E ROMA CONTRO LA SOPPRESSIONE DEI TRENI

Soppressione della fermata Capo d’Orlando: il M5S si oppone e batte i pugni a Palermo e Roma. Francesco D’Uva e Valentina Zafarana: gli organi competenti tutelino la continuità territoriale ed agiscano per una rimodulazione del servizio “treni veloci” che non sacrifichi ed escluda centri importanti come Capo d’Orlando
Capo d’Orlando (Me), 21/05/2015 - Il MoVimento 5 Stelle batte i pugni sia a livello nazionale che regionale, attraverso i propri PortaVoce Francesco D’Uva e Valentina Zafarana, affinché gli organi competenti tutelino la continuità territoriale ed agiscano per una rimodulazione del servizio “treni veloci” che non sacrifichi ed escluda centri importanti come Capo d’Orlando. “Non è ancora chiara la logica secondo cui Trenitalia continui a prendere in giro i siciliani. Poiché se è vero che si è finalmente giunti ad un nuovo accordo che (teoricamente) dovrebbe rafforzare i collegamenti tra Palermo, Catania e Messina, è anche vero che tagliare fermate come quella di Capo D’Orlando – Naso risulta inammissibile”.

E’ questo il tenore dell’interrogazione scritta che Francesco D’Uva, PortaVoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle, ha presentato al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, nonché al Ministro dell’Economia e delle Finanze. “Invece di salvaguardare totalmente la continuità territoriale – ha affermato D’Uva – vengono ancora imposte delle logiche che poco hanno a che fare con la tutela della mobilità dei cittadini. La soppressione della fermata Capo D’Orlando – Naso appare ingiustificata da diversi punti di vista. Non credo, infatti, che quei 7 minuti di percorrenza in più che essa comporterebbe possano davvero incidere su una minore o maggiore velocità del servizio.

Soprattutto se si considera a quali disagi andrebbero incontro gli oltre 13mila cittadini di quel comune tirrenico, destinazione balneare privilegiata per tutto il periodo estivo. Oltre ad esser privo di uno svincolo autostradale (essendo esattamente a metà tra le uscite di Brolo e Rocca di Caprileone), Capo d’Orlando andrebbe così incontro ad una ulteriore emarginazione. Non considerando, invece, che si tratta di uno dei più grandi centri della zona tirrenica di Messina”.

Una questione, quella delle nuove tratte di treni regionali veloci, che è finita anche sul tavolo dei vertici della Regione Siciliana. Valentina Zafarana, deputata regionale del MoVimento 5 Stelle, ha depositato l'ennesimo atto - un’interpellanza urgente - indirizzata al Presidente Crocetta e all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità territoriale.

“Si tratta di un’ulteriore prova della scarsa lungimiranza con la quale vengono condotte le scelte politiche regionali in materia di trasporti – ha affermato la Zafarana – considerando che la Regione Siciliana ha acquistato per circa 50 milioni di euro dei treni della tipologia Minuetto con alle spalle almeno 10 anni di attività, ormai rimpiazzati quasi ovunque dalla nuova livrea Jazz di Trenitalia”.
Spese su spese che non hanno apportato “alcun significativo progresso rispetto ai tempi di percorrenza” e che dimostrano l'incapacità del governo regionale di programmare, anche nel futuro contratto di servizio, trasporti ferroviari che siano adeguati alle esigenze dei cittadini e non alle logiche di Trenitalia", ha infine dichiarato la Zafarana.


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