Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CAPO D’ORLANDO, IL M5S BATTE I PUGNI A PALERMO E ROMA CONTRO LA SOPPRESSIONE DEI TRENI

Soppressione della fermata Capo d’Orlando: il M5S si oppone e batte i pugni a Palermo e Roma. Francesco D’Uva e Valentina Zafarana: gli organi competenti tutelino la continuità territoriale ed agiscano per una rimodulazione del servizio “treni veloci” che non sacrifichi ed escluda centri importanti come Capo d’Orlando
Capo d’Orlando (Me), 21/05/2015 - Il MoVimento 5 Stelle batte i pugni sia a livello nazionale che regionale, attraverso i propri PortaVoce Francesco D’Uva e Valentina Zafarana, affinché gli organi competenti tutelino la continuità territoriale ed agiscano per una rimodulazione del servizio “treni veloci” che non sacrifichi ed escluda centri importanti come Capo d’Orlando. “Non è ancora chiara la logica secondo cui Trenitalia continui a prendere in giro i siciliani. Poiché se è vero che si è finalmente giunti ad un nuovo accordo che (teoricamente) dovrebbe rafforzare i collegamenti tra Palermo, Catania e Messina, è anche vero che tagliare fermate come quella di Capo D’Orlando – Naso risulta inammissibile”.

E’ questo il tenore dell’interrogazione scritta che Francesco D’Uva, PortaVoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle, ha presentato al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, nonché al Ministro dell’Economia e delle Finanze. “Invece di salvaguardare totalmente la continuità territoriale – ha affermato D’Uva – vengono ancora imposte delle logiche che poco hanno a che fare con la tutela della mobilità dei cittadini. La soppressione della fermata Capo D’Orlando – Naso appare ingiustificata da diversi punti di vista. Non credo, infatti, che quei 7 minuti di percorrenza in più che essa comporterebbe possano davvero incidere su una minore o maggiore velocità del servizio.

Soprattutto se si considera a quali disagi andrebbero incontro gli oltre 13mila cittadini di quel comune tirrenico, destinazione balneare privilegiata per tutto il periodo estivo. Oltre ad esser privo di uno svincolo autostradale (essendo esattamente a metà tra le uscite di Brolo e Rocca di Caprileone), Capo d’Orlando andrebbe così incontro ad una ulteriore emarginazione. Non considerando, invece, che si tratta di uno dei più grandi centri della zona tirrenica di Messina”.

Una questione, quella delle nuove tratte di treni regionali veloci, che è finita anche sul tavolo dei vertici della Regione Siciliana. Valentina Zafarana, deputata regionale del MoVimento 5 Stelle, ha depositato l'ennesimo atto - un’interpellanza urgente - indirizzata al Presidente Crocetta e all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità territoriale.

“Si tratta di un’ulteriore prova della scarsa lungimiranza con la quale vengono condotte le scelte politiche regionali in materia di trasporti – ha affermato la Zafarana – considerando che la Regione Siciliana ha acquistato per circa 50 milioni di euro dei treni della tipologia Minuetto con alle spalle almeno 10 anni di attività, ormai rimpiazzati quasi ovunque dalla nuova livrea Jazz di Trenitalia”.
Spese su spese che non hanno apportato “alcun significativo progresso rispetto ai tempi di percorrenza” e che dimostrano l'incapacità del governo regionale di programmare, anche nel futuro contratto di servizio, trasporti ferroviari che siano adeguati alle esigenze dei cittadini e non alle logiche di Trenitalia", ha infine dichiarato la Zafarana.


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