Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CARONIA: MEZZA TONNELLATA DI PRODOTTI ALIMENTARI AVARIATI SEQUESTRATI E DISTRUTTI DAI CC

Caronia (Me), 19/05/2015 - Continuano i controlli della Compagnia Carabinieri di S. Stefano di Camastra che questa volta hanno interessato l’area di Caronia. Le attività svolte hanno visto impegnato personale dell’Arma territoriale e del N.A.S. di Catania e sono state rivolte ad alcuni stabilimenti locali di trasformazione di prodotti alimentari. L’obiettivo dell’attività era tutelare i consumatori da alimenti venduti in zona come prodotti genuini. Il primo controllo ha riguardato un’ azienda agricola zootecnica di Caronia (ME),che si è concluso con il deferimento all’A.G. in stato di libertà, del gestore dell’ azienda zootecnica: M.G. , 45enne. Alle prime luci dell’alba i Carabinieri, dopo aver spiegato all’allevatore il motivo della loro visita, hanno potuto constatare che il medesimo aveva arbitrariamente adibito un capannone a caseificio, sprovvisto di autorizzazione, anche sanitaria.

Si accertava inoltre che gli alimenti caseari erano prodotti senza il rispetto delle più comuni norme igienico sanitarie per la tutela della salute pubblica.
La presenza dei NAS, collaborati dall'Arma territoriale, ha permesso, di appurare la presenza di circa 353 kg di prodotti caseari corrispondenti a decine di forme di formaggio, di 20 litri di siero e di 50 litri di latte in cattivo stato di conservazione ed invasi da muffe e parassiti (per un approssimativo valore commerciale di € 5.000,00.),prodotti di cui veniva disposta l'immediata distruzione tramite ditta convenzionata.

All’allevatore, in ragione di ciò, oltre l’abusivismo edilizio, venivano contestate le violazioni penali attinenti gli alimenti in cattivo stato di conservazione (art. 5 lett. b l. 283/1962) e la presenza di muffa e parassiti (art. 5 lett. d l. 283/1962). Tutte le strutture in uso a M. G. risultavano prive del nulla osta antisismico (artt. 17 e 18 L. 64/1974) e della concessione edilizia (art. 44 D.P.R. 380/2001) e così si è proceduto a deferirlo alla A.G. competente anche per queste violazioni. Nel medesimo contesto operativo, i militari verificavano un attiguo immobile dove rilevavano solamente le predette violazioni penali in materia urbanistica a carico di M.A., 48enne, fratello del primo, anch’egli allevatore.

La attività odierna si inserisce in un più ampio contesto d’interventi pianificati dall’Arma Stefanese che, interessando il settore agroalimentare della zona, hanno permesso nell’ ultimo semestre non solo di conseguire concreti risultati - con il sequestro di carni e prodotti agro alimentari segnalando all’A.G. la responsabilità di organi preposti al controllo ed aziende agricole –, ma anche di concorrere alla prevenzione di rischi per la salute. I controlli saranno ripetuti nell’intento d’escludere ogni possibilità d'immissione in commercio di alimenti di dubbia provenienza o nocivi per la salute umana.

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