Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FAVA E IMPASTATO, DUE SIMBOLI DELLA SICILIA VERA A DIARIO CIVILE

Peppino Impastato sfidò il capomafia di Cinisi, Gaetano Badalamenti, con le sue trasmissioni a Radio Aut. Pippo Fava è stato nel giornalismo ha raccontato una parte di Sicilia nascosta, la provincia di Catania, e il suo mondo fatto di collusioni tra mafia e imprenditoria. Entrambi hanno scavato nelle contraddizioni della gente e non hanno piegato la testa di fronte alle minacce mafiose, pagando con la vita
05/05/2015 - Due simboli di impegno civile e di lotta alla mafia: Giuseppe Impastato e Giuseppe Fava, giornalisti, uomini di cultura uccisi da Cosa Nostra. Il loro esempio è testimonianza diretta di come la criminalità organizzata si possa combattere non solo nelle aule giudiziarie e nei corridoi della questura, ma con il lavoro quotidiano di denuncia e di civilizzazione. Li ricorda “Diario Civile”, in onda mercoledì 6 maggio alle 21.30 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat, con un’introduzione del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, nel documentario “ Giuseppe Fava e Peppino Impastato, voci libere contro la mafia”.

Peppino Impastato sfidò il capomafia di Cinisi, Gaetano Badalamenti, con le sue trasmissioni a Radio Aut, sfruttando l’onda creativa delle radio libere degli anni 70 e dando sfogo a monologhi satirici e grotteschi. Pippo Fava è stato, invece, un uomo di cultura poliedrico che si è cimentato nella letteratura, nel teatro, nel giornalismo, raccontando una parte di Sicilia nascosta, la provincia di Catania, e il suo mondo fatto di collusioni tra mafia e imprenditoria. Entrambi hanno dato punti di vista nuovi e originali sulla Sicilia, hanno scavato nelle contraddizioni della gente e non hanno piegato la testa di fronte alle minacce mafiose, pagando il loro impegno con la vita.

Commenti