Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

NENCINI PRENDA LE DISTANZE DAL PD O SI DIMETTA DA SEGRETARIO PSI


Lettera aperta di Antonino Gasparo presidente Uils
23/06/2015 - Il segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini, dovrebbe dimettersi. Cosa ha fatto lui in questi anni per rilanciare il partito? Quali progetti politici ha presentato prima ai vertici del partito e poi al corpo elettorale per migliorare le condizioni sociali dei cittadini meno protetti, per cercare di risollevare il Paese o per trarre dall’opinione pubblica più consensi per il partito?
Così il presidente della UILS, Antonino Gasparo, commenta il tweet di Nencini: “Orfini sul Messaggero. ‘Bande nel Pd ma non siamo il PSI’. Ha ragione. Non c’è paragone. Loro le bande d’affari, noi quelle musicali”. Nencini risponde così all’intervista al Messaggero del presidente del Pd, Matteo Orfini, che parlando di Mafia Capitale aveva imprudentemente affermato: “Marino e Zingaretti sono la soluzione, bande nel partito, ma non siamo il PSI”. Sulla vicenda era intervenuto anche l’ex PSI, Fabrizio Cicchitto, oggi parlamentare NCD, che però si è preso anche una rispostaccia dall’ufficio stampa dei socialisti:

“L’ onorevole Orfini – ha scritto Cicchetto – deve stare attento a non cadere nel ridicolo quando afferma ‘ non siamo il PSI’, ovviamente del periodo di Tangentopoli. In effetti una parte dei suoi amici sono molto peggio”. Per il presidente Gasparo Cicchitto non voleva essere negativo e non doveva essere interpretato in tal senso, anzi il suo contributo va apprezzato. Non va dimenticato che Cicchitto ha riconosciuto che “Craxi sia riuscito nel complesso a fare un autentico capolavoro perché quasi tutti ritenevano che, con l’opposizione frontale del Pci e l’opposizione sostanziale di De Mita, Craxi non sarebbe durato a lungo. Invece, Craxi resse, governò bene”.

Tornando sulle dichiarazioni di Nencini, Gasparo ricorda una celebre affermazione di Sandro Pertini: “Gli davo del lei e lo chiamavo Onorevole Gramsci. Lui si mise a ridere, dicendomi: ‘Perché mi dai del lei? Siamo antifascisti, vittime del Tribunale speciale tutti e due’. Io gli ricordai che per loro, i comunisti, noi eravamo dei social-traditori”. Nencini dovrebbe prendere le distanze da un partito Democratico che ha una così bassa considerazione dei socialisti; inoltre sarebbe il caso di convocare un congresso straordinario, allargato a tutto il popolo socialista e ai simpatizzanti, e rassegnare per fallimento politico e incapacità le dimissioni da segretario. Questo sarebbe un comportamento sensato e forse in questo modo i socialisti si risveglierebbero dal letargo dove sono stati confinati da troppo tempo da un’ingiustizia politica che ha indirettamente colpito il Paese trascinandolo sull’orlo del precipizio e impoverendo i cittadini più deboli e meno difesi in assenza di una vera politica basata sul lavoro.

Quanto alle dichiarazioni di Orfini, Gasparo richiama alla memoria del presidente Pd quanto ormai il PSI si sia distaccato dagli eventi di Tangentopoli: lo stesso Di Pietro ha ammesso che Craxi ha avuto il coraggio di denunciare il sistema di finanziamenti ai partiti, compreso il PCI e i suoi successori.
Noi siamo fieri di appartenere al partito socialista, dove hanno militato grandi uomini del calibro di Sandro Pertini e Bettino Craxi. Noi ne siamo fieri da sempre, sia nei momenti difficili che in quelli di gloria.

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