Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

NENCINI PRENDA LE DISTANZE DAL PD O SI DIMETTA DA SEGRETARIO PSI


Lettera aperta di Antonino Gasparo presidente Uils
23/06/2015 - Il segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini, dovrebbe dimettersi. Cosa ha fatto lui in questi anni per rilanciare il partito? Quali progetti politici ha presentato prima ai vertici del partito e poi al corpo elettorale per migliorare le condizioni sociali dei cittadini meno protetti, per cercare di risollevare il Paese o per trarre dall’opinione pubblica più consensi per il partito?
Così il presidente della UILS, Antonino Gasparo, commenta il tweet di Nencini: “Orfini sul Messaggero. ‘Bande nel Pd ma non siamo il PSI’. Ha ragione. Non c’è paragone. Loro le bande d’affari, noi quelle musicali”. Nencini risponde così all’intervista al Messaggero del presidente del Pd, Matteo Orfini, che parlando di Mafia Capitale aveva imprudentemente affermato: “Marino e Zingaretti sono la soluzione, bande nel partito, ma non siamo il PSI”. Sulla vicenda era intervenuto anche l’ex PSI, Fabrizio Cicchitto, oggi parlamentare NCD, che però si è preso anche una rispostaccia dall’ufficio stampa dei socialisti:

“L’ onorevole Orfini – ha scritto Cicchetto – deve stare attento a non cadere nel ridicolo quando afferma ‘ non siamo il PSI’, ovviamente del periodo di Tangentopoli. In effetti una parte dei suoi amici sono molto peggio”. Per il presidente Gasparo Cicchitto non voleva essere negativo e non doveva essere interpretato in tal senso, anzi il suo contributo va apprezzato. Non va dimenticato che Cicchitto ha riconosciuto che “Craxi sia riuscito nel complesso a fare un autentico capolavoro perché quasi tutti ritenevano che, con l’opposizione frontale del Pci e l’opposizione sostanziale di De Mita, Craxi non sarebbe durato a lungo. Invece, Craxi resse, governò bene”.

Tornando sulle dichiarazioni di Nencini, Gasparo ricorda una celebre affermazione di Sandro Pertini: “Gli davo del lei e lo chiamavo Onorevole Gramsci. Lui si mise a ridere, dicendomi: ‘Perché mi dai del lei? Siamo antifascisti, vittime del Tribunale speciale tutti e due’. Io gli ricordai che per loro, i comunisti, noi eravamo dei social-traditori”. Nencini dovrebbe prendere le distanze da un partito Democratico che ha una così bassa considerazione dei socialisti; inoltre sarebbe il caso di convocare un congresso straordinario, allargato a tutto il popolo socialista e ai simpatizzanti, e rassegnare per fallimento politico e incapacità le dimissioni da segretario. Questo sarebbe un comportamento sensato e forse in questo modo i socialisti si risveglierebbero dal letargo dove sono stati confinati da troppo tempo da un’ingiustizia politica che ha indirettamente colpito il Paese trascinandolo sull’orlo del precipizio e impoverendo i cittadini più deboli e meno difesi in assenza di una vera politica basata sul lavoro.

Quanto alle dichiarazioni di Orfini, Gasparo richiama alla memoria del presidente Pd quanto ormai il PSI si sia distaccato dagli eventi di Tangentopoli: lo stesso Di Pietro ha ammesso che Craxi ha avuto il coraggio di denunciare il sistema di finanziamenti ai partiti, compreso il PCI e i suoi successori.
Noi siamo fieri di appartenere al partito socialista, dove hanno militato grandi uomini del calibro di Sandro Pertini e Bettino Craxi. Noi ne siamo fieri da sempre, sia nei momenti difficili che in quelli di gloria.

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