Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

SCIOPERO DEGLI SCRUTINI: L’ORRORE NON È LO SCIOPERO MA GLI SCRUTINI

Sanzionare chi ha aderito allo sciopero degli scrutini? Nessun dubbio sul fatto che da sanzionare siano invece proprio gli scrutini, un rito burocratico vetusto e degno di una scuola medievale. Che orrore questa scuola che oltre il moralismo e la burocrazia non riesce ad andare e trova neo-intellettuali pronti a raccogliere il testimone dell’inutile burocratismo. Per favore fatevi da parte

16/03/2015 – Sciopero degli scrutini: un successo? Partecipazione 80%? Più? Meno? Per l’associazione StudiCentro, in conferenza stampa alla Camera con Ettore Rosato (Pd) e Maurizio Lupi (Ap, capigruppo di maggioranza, lo sciopero degli scrutini "è un atto criminale, che produce danno alla scuola e alla sua utenza, che quindi meriterebbe punizioni esemplari verso chi lo adotta, poiché serve solo a mettere in difficoltà milioni di famiglie, unitamente a docenti e presidi che non intendono scioperare". Lo ha detto Virgilio Falco, presidente nazionale di StudiCentro nel corso della conferenza stampa.

Fare cosa? Sanzionare chi ha aderito allo sciopero degli scrutini? Si, perché lo sciopero sarebbe "un atto criminale" degno di "punizioni esemplari per chi vi aderisce". Nessun dubbio sul fatto che da sanzionare, eventualmente, siano invece proprio gli scrutini, un rito burocratico vetusto e degno di una scuola ormai da dimenticare perché medievale. Gli scrutini: un rito burocratico rappresentato (malissimo) dai 5 meno meno, dai 6 meno meno, che non arrivano al 6; “perché il ragazzo è intelligente, potrebbe fare ma non studia”; “perché ci vorrebbe ‘il’ zappone, la zappa, la pala, la vanga, la frusta”.

Che orrore questa scuola (ancora), che oltre il moralismo e la burocrazia non riesce ad andare e trova neo-intellettuali pronti a raccogliere il testimone dell’inutile e inetto burocratismo dei programmi che non si riescono a finire, dei 6 meno meno che non arrivano al 6, quando un docente ha comunque un anno di tempo (e poi 5 anni di tempo), per arrivare a una sintesi che si può esprimere in poche parole. Una sintesi che sia l’atto pubblico della sufficienza da attribuire alla scuola che promuove la vita, la cultura, l’istruzione, la conoscenza, la gioia di vivere e non la burocrazia, l'interrogazione, la nota sul registro di classe, per cattivo comportamento, le lezioni private, i progetti lettura con l'acquisto dei libri a carico delle famiglie, etc. La scuola ipocrita e post-fascista che tenta di salvarsi con i progetti legalità e spendendo i nomi e l'immagine degli autentici eroi antimafia per salvare le forme, per mostrare una faccia pulita e sensata, assennata. Ma una scuola che assennata non è ma solo apogeo della burocrazia e degli atti pubblici inutili: la scuola delle carte a posto!

Per favore, voi che non riuscite malgrado i fallimenti e i decenni di civiltà della scuola, della didattica, della pedagogia, della psicologia, del contrasto e la lotta alla dispersione scolastica, dell’analfabetismo di ritorno, della scuola che promuove (e non boccia). Per favore, fatevi una scuola privata per voi e per i vostri figli. Altrimenti, fatevi da parte.

Ciao. Anzi addio!

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