Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

NINETTO DAVOLI A CATANIA NEL 40ENNALE DELLA SCOMPARSA DI PASOLINI, UN WORKSHOP PER STUDENTI UNIVERSITARI

Due giorni di convegno con massimi esperti del mondo accademico, critici e scrittori e infine la prima siciliana de "Il Vantone" di Pasolini con la presenza di Ninetto Davoli, attore simbolo della cinematografia pasolinana e suo ultimo testimone. I giorni sono il 17 e il 18 luglio. Tutto a Palazzo della Cultura/Cortile Platamone

CATANIA, 10 Luglio 2015 - Pasolini, il Sud, la Sicilia, Sciascia e Guttuso, l’Orestea di Gassmann al teatro greco di Siracusa e le riprese de “Il Vangelo secondo Matteo”. Sulle orme della feconda presenza sull’isola di uno degli autori più amati e controversi del Novecento italiano, ruota l’indagine condotta per il Festival I ART dalla studiosa Dora Marchese dal titolo “Qui il barocco pare di carne”, in programma a Catania, Cortile Platamone, il 17 e il 18 luglio prossimi.
L’iniziativa – che cade nel 40esimo anniversario della scomparsa di Pasolini (02/11/75) fa parte del progetto I ART, ideato e diretto da I World con il Comune di Catania ente capofila, ed è realizzata in collaborazione con il DiSUM (Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università di Catania) e con Naxoslegge (Festival delle narrazioni, della lettura e del libro).

Include un workshop dedicato agli studenti universitari, un convegno (17 e 18 luglio) e uno spettacolo (il 18 luglio, ore 21) che porterà a Catania – in prima assoluta siciliana – l’opera di Pasolini “Il Vantone”, raffinata rielaborazione della commedia “Miles gloriosus” di Plauto. Con la regia di Federico Vigorito, il protagonista del “Vantone” sarà Ninetto Davoli, attore “simbolo” del cinema di Pasolini (con Totò prese parte al film “Uccellacci e uccellini”) e ultimo testimone di quella esperienza creativa. Prodotto dalla Laros, il Vantone vedrà in scena anche Edoardo Siravo e Gaetano Aronica. L’ingresso allo spettacolo è gratuito fino a esaurimento dei 700 posti a disposizione del Cortile Platamone.

A Catania, per la “pasoliniana” di I ART, si ritroveranno eminenti studiosi di fama internazionale, critici, giornalisti, registi e scrittori, del calibro di Emanuele Trevi, Monica Centanni, Massimo Fusillo, Vanni Ronsisvalle, Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Danese, Gianluigi Simonetti, Rosario Castelli, Stefania Rimini, Fulvia Toscano, Massimiliano Perrotta. Un intenso momento di studio e riflessione arricchito da proiezioni di film e documentari e dalla mostra d’arte contemporanea “Benedetto Poma e la Sicilia di Pasolini” curata dalla Galleria Koart (sala convegni Palazzo della Cultura).

WORKSHOP
17 e 18 luglio, dalle 10.30 alle 13
Sarà l’attore Davide Sbrogiò, il 17 e 18 mattina (Palazzo della Cultura, ore 10.30-13), a curare il workshop didattico-teatrale sull’Orestea di Pasolini rivolto agli studenti liceali ed universitari ed è gratuito.

CONVEGNI
17 Luglio
I lavori si apriranno venerdì 17 alle ore 17 con un “Preludio” in cui si farà un bilancio della critica e dell’opera “di” e “su” Pasolini in occasione del quarantesimo anniversario dalla morte avvenuta tragicamente il 2 novembre 1975. Relatori Emanuele Trevi (critico e scrittore), Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Gianluigi Simonetti (Università dell’Aquila). Vanni Ronsisvalle (scrittore, giornalista e autore televisivo) con documenti inediti, foto e schizzi, darà testimonianza diretta della partecipazione di Pasolini al Premio Letterario “Brancati – Zafferana”. A introdurre i lavori saranno il sindaco di Catania Enzo Bianco, l’assessore alla Cultura e al Turismo Orazio Licandro, il direttore artistico degli eventi catanesi di I ART, Giovanni Anfuso, e il direttore del Disum dell’Università di Catania Giancarlo Magnano San Lio e l’attore Ninetto Davoli. Nell’intermezzo sarà proiettato il documentario-reportage “Sicilia di sabbia. Sulle tracce di Pier Paolo Pasolini: un ritratto della Sicilia di oggi tra mito e trasformazione” di Massimiliano Perrotta.

18 Luglio
Sabato 18, ore 17 focus sull’esperienza siciliana di Pasolini con “A sud di Pasolini”. Intervistati da Fulvia Toscano e Dora Marchese, gli studiosi Monica Centanni (Università di Venezia) e Massimo Fusillo (Università dell’Aquila) parleranno del rapporto di Pasolini con l’antico e, in particolare, dell’elaborazione dell’Orestea. Rosario Castelli (Università di Catania) analizzerà il carteggio tra lo scrittore e Leonardo Sciascia, mentre Stefania Rimini (Università di Catania) ripercorrerà l’esaltante esperienza cinematografica di Pasolini in Sicilia. Roberto Danese (Università di Urbino) metterà a fuoco il rapporto fra Pasolini e Plauto. Ospite d’eccezione: Ninetto Davoli, protagonista la sera del 18, della prima siciliana del Vantone di Pasolini.

In Sicilia Pasolini gira “Comizi d’Amore” (1963), il “Vangelo secondo Matteo” (1964), “Teorema” (1968), “Porcile” (1969), i “Racconti di Canterbury” (1970); vede messa in scena al teatro antico di Siracusa l’“Orestea” (1959) con Vittorio Gassman; compie uno “storico” viaggio a Scicli nel ’59 con Renato Guttuso, Carlo Levi, Antonello Trombadori, Paolo Alatri e Maria Antonietta Macciocchi per constatare la delicata situazione degli ”aggrottati” di Chiafura nel comune ibleo; intesse un rilevante rapporto epistolare con Leonardo Sciascia e partecipa più volte al Premio Letterario “Brancati – Zafferana”.

Commenti