Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

TSIPRAS E LA GRECIA: ACCELERA IN RETROMARCIA LA RIPRESA DELL'ECONOMIA GRECA, OVVERO LA DISFATTA DEFINITIVA

Pubblichiamo l'articolo aggiornato del dott. Francesco Caizzone, commercialista e osservatore economico, dopo il voto sul referendum greco e il rimpasto di governo che fa seguito alle dimissioni di Varoufakis e all'intervento delle Troica, che ha indicato a Tsipras come comporre il nuovo esecutivo e le riforme da mettere in cantiere. L'articolo fa seguito a quanto da noi pubblicato lo scorso 4 luglio 2015, a firma del dott. Francesco Caizzone, dal titolo “PERCHÉ IL SISTEMA EUROPEO NON PUO' FUNZIONARE”, che di seguito ripubblichiamo

18/07/2015 - Oggi 18 Luglio 20105 i vari Tg annunciano trionfalisticamente che “l'economia greca può ripartire”, “è stato concesso il prestito di 7 Mld”,  “da lunedì 20 Luglio riapriranno le banche”. I falsari di sempre eccoli di nuovo in azione che diffondono notizie ambigue, infatti questi ultimi (i falsari) dovrebbero spiegarci cosa vuol dire “lunedì riaprono le banche, l'economia riparte”. Non lo faranno mai perché - io penso - purtroppo che siano in malafede ; il che sarebbe il male minore, diversamente opinando si deve pensare che siano degli ignoranti o qualcosa di molto peggio.

Se vogliamo dire le cose come stanno, la verità é che:
1. I sette Mld concessi servono per pagare le rate arretrate al FMI e alla BCE, alla Grecia e alla sua economia (arriva “ZERO”).
Nessuno punta il dito sul fatto che alla Grecia da ieri è scattato l'aumento dell'aliquota iva.
Questo tradotto in termini reali é sì un elemento determinante per l'economia, ma in senso SPAVENTOSAMENTE negativo. Infatti, l'aumento dell'iva drena ricchezza, togliendo potere d'acquisto al popolo greco e alla sua economia, trasferendola direttamente alla UE (perché questa è la funzione dell'iva). In sintesi, accelera in RETROMARCIA la ripresa dell'economia greca, ovvero la disfatta definitiva.

2. “Lunedì aprono le banche”: le banche al massimo riprendono a funzionare, ad “erogare servizi” dopo il black-out, giammai mettono in moto l'economia anzi la fagocitano (si evita di fare esempi).
Analogia con l'Italia del novembre 2011, ultimo governo eletto (pare sia un certo Berlusconi) fatto dimettere con lo spauracchio dello spread pilotato, ed inserito il governo fantoccio (pardon tecnico) Monti. A quest'ultimo hanno fatto fare riforme “lacrime e sangue”.

Risultando poi che gli italiani non volevano Monti, e loro poverini sono rimasti traumatizzati dalla reazione degli italiani al punto che si sono fatti un partito politico, giusto per farsi amare e per dire, si è vero che il sangue lo hanno tolto agli italiani, ma le “lacrime amare” li ha fatte solo la Fornero per tutti gli italiani senza lavoro e senza pensione e dalla sera alla mattina messi in mezzo alla strada (una fascia considerevole di italiani che va dai 58 ai 66 anni di età), (* * * presenza * silen.*).
Il dott. Francesco Caizzone, commercialista e osservatore economico
In Grecia i padroni del Feudo hanno raffinato la tecnica, hanno fatto scegliere ai greci stessi, con il referendum, il governo fantoccio che applicherà la riforme (lacrime e sangue) per garantire gli usurai.
Infatti, Tsipras legittimato dal referendum popolare, succede a Tsipras (ovvero a se stesso) che farà quello che i greci non volevano. Che per obbligo non scritto Tsipras farà quello che gli ordinano i padroni del Feudo.

Da subito:
• Aumento dell'iva;
• Taglio alle pensioni;
• Tasse patrimoniali alla cieca.

Per il futuro:
• Ripresa economica;
• Investimenti;
• Creazione di posti di lavoro;
• Crescita del PIL.

Promesse impossibili da realizzare nei paesi ad economia debole con moneta forte.

Per maggior chiarimento di quest'ultimo passaggio, si consiglia una rilettura dell'articolo da noi pubblicato lo scorso 4 luglio 2015, a firma del dott. Francesco Caizzone, dal titolo “PERCHÉ IL SISTEMA EUROPEO NON PUO' FUNZIONARE”, che di seguito ripubblichiamo:

04/07/2015 - La moneta euro non è idonea al sistema europeo perchè le varie economie degli Stati che lo compongono sono molto differenti tra loro (***). Gli Stati con economia forte tipo la Germania e pochi altri, che sul mercato internazionale sono presenti con i loro prodotti a domanda rigida (*) hanno posizione dominante rispetto agli altri a partire dalla Grecia seguita da Italia, Portogallo, Spagna che sono e rimangono deboli. Questi ultimi non hanno più nulla da offrire sul mercato internazionale a causa della moneta forte, ma quello che è peggio (DEVASTANTE) è che non possono produrre neanche per loro stessi.

La prova di quanto appena affermato è nella organizzazione dell'economia(**), infatti, la distribuzione in questi paesi è nelle mani delle grandi multinazionali (grazie alla moneta forte e alle regole truccate, in Italia tramite gli studi di settore) le quali si approvvigionano sui mercati dove il valore della moneta è molto basso (parliamo di beni primari principalmente di alimentari).

Allargando il ragionamento (già ampiamente chiarito quando abbiamo trattato degli Studi di Settore), con un esempio che può sembrare banale, la moneta forte impedisce al sistema produttivo italiano (Greco, Portogallo, Spagna con economie deboli) produrre a partire dall'alimento patate o arance poichè si trovano nella grande distribuzione a € 0,50 al kg, per passare alla carne, ai latticini e a quant'altro. Il prezzo basso rende fallimentare la produzione di tali alimenti e prodotti in loco. In pratica, i produttori italiani sono ESCLUSI dalla grande distribuzione (potenze finanziarie) come i produttori Greci e altri (elencati sopra) già da parecchi anni, pressappoco dall'entrata dell'Euro (grazie a chi ha voluto l'Euro e gli Studi di Settore).

Tutto ciò premesso, andiamo a verificare nello specifico la situazione della Grecia. Ammettiamo che quest'ultimo prestito gli venga accordato, di fatto non cambierebbe nulla, al massimo sposteranno di qualche mese il problema, perché la quota rimasta per il pagamento di stipendi e pensioni (quelli che restano in piedi dopo i tagli che le hanno imposto) andrebbe principalmente destinata ai beni di primaria necessità ovvero alimentari al supermercato (ecco il circolo vizioso rimesso in moto: la grande distribuzione si approvvigiona all'estero moneta debole o con prodotti di scarto (***), giammai questo prestito alla Grecia servirà ad alimentare il sistema produttivo del paese. Ovvero l'esempio delle patate o arance o le mozzarelle a 2,00 Euro al kg di cui sopra, le imprese del luogo come potrebbero produrre un qualcosa che se vanno al supermercato la trovano alla metà del prezzo che gli costerebbe a loro per produrla?

Infatti le imprese che ci hanno provato sono fallite (in Italia abbiamo avuto picchi di chiusura di più di mille imprese al giorno, ovviamente tutte soggette agli studi di settore). Ecco la più banale delle domande: in quel paese le tasse chi le dovrà pagare? Non certo le imprese che non producono nulla, ne tanto meno reddito da sottoporre a tassazione. Le pensioni sono partite di giro, (o dai € 10.000,00 all'anno che al netto delle tasse diventano € 8.000,00 oppure dai direttamente € 8.000,00, non cambia nulla. Lo stesso dicasi per il pubblico impiego).

Per l'Italia, i padroni del FEUDO con i loro complici in loco, per completare l’opera hanno applicato anche gli studi di settore (vedi trattazione argomento a parte). Sempre disponibile a qualsivoglia chiarimento sugli argomenti già trattati che di seguito si
elencano:
 Report soluzione crisi Italia.
 Inclusi gli aggiornamenti di Report fino al 6°.
 Debito pubblico, dove sono finiti i soldi.

Francesco Caizzone
caizzonedrfrancesco@libero.it
tel. 3386552338

Commenti