Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

“PSEUDOLUS” DI PLAUTO CON MANLIO DOVÌ AL TEATRO ANTICO DI TINDARI

Un istrionico e “ingannatore” Manliò Dovì, nei panni di uno schiavo fedele e astuto, sarà il mattatore assoluto della commedia “Pseudolus”, prossimo appuntamento del Festival “Teatro dei Due Mari”, in scena mercoledì 19 agosto, ore 21.15, al Teatro Antico di Tindari

18/08/2015 - Tratto dalla celebre opera di Plauto e diretto da Walter Manfrè, è uno spettacolo dal forte effetto comico che si sviluppa nel confronto/scontro tra il servo poeta organizzatore dell’intrigo, Pseudolo, e il perfido Ballione. La trama narra delle mire di Calidoro, che vuole appropriarsi dell’amata cortigiana Fenicia, già promessa a un soldato macedone in cambio di venti mine. Per raggiungere il suo scopo interpella il fedele Pseudolo, il quale escogiterà mille stratagemmi per liberare la ragazza e coronare il sogno d'amore del padroncino.

L'opera, considerata una delle più riuscite del commediografo romano, fu composta e rappresentata per la prima volta in occasione dei Giochi Megalesi del 191 a. C. e contiene alcune delle caratteristiche principali della scherzosità plautina, come la presenza di elementi metateatrali e la funzione narrativa delle parti cantate, affidate per l'occasione all'estro di Giacomo Zumpano, autore delle musiche.

«In questa commedia – si legge nelle noti di regia - possiamo notare come Plauto si identifichi in maniera molto forte con Pseudolo, l’unico personaggio a essere ben caratterizzato, a differenza degli altri attori che appaiono in scena solo per pochi istanti all’interno di un atto. Sono presenti infatti molti soliloqui del servo in cui è lo stesso autore a spiegare l’andamento della commedia, utilizzando queste parti per illustrare la propria poetica».
Grande protagonista dello spettacolo sarà l'attore e cabarettista palermitano Marco Dovì, perfettamente a suo agio in una commedia che, come nella migliore tradizione plautina, affida la propria comicità non a un'azione serrata ma piuttosto ai dialoghi, alla mimica, a ripetuti scambi di persona nonché alle beffe e a esilaranti giochi di parole.

Nato a Palermo nel 1964, Dovì debutta in tv nel 1986 partecipando alla trasmissione Fantastico, condotta da Pippo Baudo. L'anno successivo entra a far parte del Bagaglino e diviene noto al grande pubblico grazie alle sue indubbie doti di imitatore (fra le sue imitazioni più riuscite si ricordano quelle di Cossiga, Sgarbi e Fassino).

Siciliano come Dovì, ma originario di Messina, nella sua lunga carriera l'attore e regista Walter Manfrè ha messo in scena tantissimi spettacoli di successo dividendo le sue creazioni in due principali filoni: opere sul terreno della tradizione e messinscene all'insegna della sperimentazione. Fra i suoi lavori più importanti spicca La Confessione, che dal 1994 ad oggi è stata rappresentata nei palcoscenici più importanti di tutto il mondo.
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DATI IN BREVE E CAST:

Mercoledì 19 agosto ore 21,15
Teatro Antico di Tindari
"Pseudolus" da T.M. Plauto
con Manlio Dovì
Domenico Pantano
e Marco Prosperini
Musiche originali di Giacomo Zumpano
Scene di Antonio Panzarella
Costumi di Cabiria D’Agostino
Regia di Walter Manfrè

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