Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

STRAGI DI MIGRANTI: MUOIONO A CENTINAIA PERCHÈ NON ESISTONO ROTTE LEGALI, LA POLITICA DELL’EUROPA È FALLIMENTARE

52 persone sono morte perchè non esistono rotte legali e sicure. Quando l'Europa cambierà le sue politiche mortali? Questi morti mostrano che le operazioni di ricerca e soccorso sono solo un palliativo, una soluzione temporanea rispetto alla politica fallimentare dell’Europa. Il solo modo per porre realmente fine a queste tragedie è creare vie sicure e legali

28/08/2015 - Medici Senza Frontiere testimonia di migranti morti a causa delle ferite riportate sul barcone 'della morte' nel corso della traversata verso l'Italia, accoltellati e bastonati perchè non uscissero dalla stiva nella quale erano stati rinchiusi. Le esalazioni dei gas di scarico del motore hanno lasciato morire i migranti, deceduti nella stiva del barcone poi soccorso dal pattugliatore svedese Poseidon, che ieri sera è approdato nel porto di Palermo con a bordo 571 persone e 52 cadaveri. Le testimonianze dei sopravvissuti sono state raccolte da Unhcr e Medici senza frontiere, che così racconta gli orrori del viaggio:

"Ieri mattina la My Phoenix, nave dell’operazione congiunta MSF e MOAS, ha assistito la nave della guardia costiera svedese, Poseidon, che aveva appena salvato un numero stimato di 450 persone da un’imbarcazione di legno. Lo staff di MOAS ha distribuito i giubbotti di salvataggio e l’equipe medica di MSF ha assistito le persone a bordo dato che c’erano molti casi critici. Un medico e un’infermiera di MSF sono andati nella stiva della barca, dove hanno letteralmente sollevato le teste fuori dall’acqua in cui galleggiavano i corpi per verificare se fossero vivi.

Un paziente in condizioni critiche per aver probabilmente inalato del gasolio nella stiva è stato curato nella clinica a bordo della MY Phoenix e poi evacuato con l’elicottero per ricevere ulteriori cure a terra. Proprio in quel momento è apparsa una seconda barca di legno con 565 persone e il team di MOAS ha avviato subito le operazioni di salvataggio. Più di 415 persone sono state portate a bordo della My Phoenix, che è arrivata alla sua capacità massima, mentre le altre 150 sono state prese a bordo della Poseidon. Mentre questo salvataggio era in corso, è arrivato un gommone con circa 100 persone a bordo. Lo staff del MOAS ha trasferito tutti sulla nave italiana nelle vicinanze.

“Ieri 52 persone sono morte perchè non esistono rotte legali e sicure. Quando l'Europa cambierà le sue politiche mortali? Questi morti mostrano che le operazioni di ricerca e soccorso sono solo un palliativo, una soluzione temporanea rispetto alla politica fallimentare dell’Europa. Il solo modo per porre realmente fine a queste tragedie è creare vie sicure e legali per consentire a queste persone, costrette a fuggire da guerre e povertà, di trovare sicurezza senza rischiare la vita” dichiara Loris De Filippi, presidente di MSF Italia.

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