Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

BENI CULTURALI, SINDACATI: “RIORDINO NEL CAOS, SI APRA UN CONFRONTO O ARRIVEREMO ALLO SCIOPERO”

"Dopo mesi di discussioni sulle necessità riorganizzative del MiBACT, i provvedimenti del Governo, che non risolvono nessuno dei problemi aperti, sono entrati a gamba tesa e anzi creano ancora più confusione. I lavoratori sono esasperati e noi con loro, ci vuole un segnale forte prima che il sistema collassi. Se necessario, anche lo sciopero”

Roma, 15 settembre 2015 - E’ dura la posizione di sindacati di categoria Fp Cgil Cisl Fp e Uil PA, che premono per ottenere un confronto. Stamattina le tre sigle hanno chiesto l’avvio della procedura di conciliazione obbligatoria; dopo di che, se non si aprirà un percorso che porti ad affrontare temi che vanno dalle dotazioni organiche alla mobilità e dal salario accessorio all’applicazione della riforma Madia, la mobilitazione è destinata a salire drasticamente di tono.

“Per prima cosa – spiegano Claudio Meloni, Daniela Volpato ed Enzo Feliciani – diciamo basta al ritardo scandaloso nel versamento degli arretrati sul salario accessorio. Lavoratori che hanno assicurato aperture straordinarie durante la stagione estiva, nei giorni festivi e in orari notturni, per 11 ore al giorno e 362 giorni l'anno, hanno ottenuto quanto spettava loro per il 2014 solo in questi giorni, dopo i sit in dello scorso luglio. Mentre per l’anno in corso le risorse non sono state ancora rese disponibili, non perché vi siano difficoltà o irregolarità, ma solo a causa del comportamento dilatorio e burocratico degli organi di controllo.”

“A ciò si aggiungono le conseguenze di una riorganizzazione del Ministero che resta ad oggi un cantiere incompiuto, scollegato da un piano serio in materia di organici. Il DM che è stato emanato con le nuove dotazioni è assolutamente inadeguato e le situazioni di caos organizzativo si stanno moltiplicando, urge un tavolo che metta a punto un nuovo provvedimento.
Da tempo insistiamo su questo punto: se non si dà possibilità di assumere personale molte strutture museali rischiano di non essere più in condizione di garantire le normali aperture al pubblico. E accanto a un piano per l’occupazione chiediamo un tavolo nazionale permanente per definire i criteri della mobilità volontaria e avviare le progressioni orizzontali, in modo da soddisfare allo stesso tempo le esigenze operative delle strutture nate dalla riorganizzazione, e le competenze e aspirazioni professionali dei dipendenti.”

Infine, i sindacati chiedono che l’articolo 9 della riforma Madia sul ‘silenzio assenso’ non sia applicato ad una realtà come i Beni culturali, in cui la lentezza delle procedure – conseguenza della disorganizzazione e della carenza di personale – rischia di creare falle pericolose nella tutela del patrimonio. Così come non è applicabile l’ipotesi di far confluire gli Istituti periferici del MiBACT in un unico Ufficio territoriale dello Stato. “Occorre riconoscere la specificità e la complessità di questo settore con le sue necessità di gestione, valorizzazione e tutela. Promuoveremo una raccolta di firme per chiedere che dalla regola del silenzio assenso siano esclusi i procedimenti che riguardano il patrimonio culturale ed il paesaggio”.
“Siamo pronti a dare il massimo contributo al rilancio del MiBACT e del patrimonio culturale italiano, ma questi problemi si trascinano da troppo tempo ed è ora di affrontarli insieme” concludono i sindacati. “Ci auguriamo che arrivi la convocazione e si inizi un percorso prima di dover arrivare allo sciopero, ma non intendiamo tollerare oltre il silenzio dell’Amministrazione.”

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